Nel panorama industriale contemporaneo, stiamo assistendo a una profonda trasformazione dei modelli di business tradizionali, che si spostano verso soluzioni orientate al servizio e alla flessibilità operativa.
Dante Laudisa, CEO di Paradigmix e Vice Presidente di Assintel, con oltre 35 anni di esperienza nella Trasformazione Digitale e Servitization Manager con certificazione europea nr. 20 da CEPAS Bureau Veritas, ci guida attraverso questa evoluzione, con un focus particolare sul modello “Equipment-as-a-Service (EaaS)”.
Questo modello rappresenta una risposta innovativa e strategica alle sfide emergenti nella gestione delle risorse e dell’efficienza operativa.
L’Equipment-as-a-Service – La Rivoluzione Silenziosa in un Mondo Volatile
Dante Laudisa
Come scrive Donato Iacovone nel suo Prolegomeno dell’Innovazione, ci stiamo muovendo verso la cosiddetta Società 5.0 o “Hyper Smart Society”.
Il contesto congiunturale, sia economico che concorrenziale, sta comportando un aumento della volatilità e della incertezza tra i produttori di macchinari industriali (c.d. OEM – Original Equipment Manufacturer), i quali stanno reagendo affiancando all’offerta commerciale, tradizionalmente basata sulla vendita, nuovi contratti di utilizzo del macchinario (EaaS Contract) remunerati da un canone periodico, determinato in funzione di una serie di parametri quali l’uso del macchinario (rilevato in realtime tramite connettività dei macchinari a piattaforme telematiche IIOT – Industrial Internet Of Things) ed il ricorso a servizi accessori (Manutenzione, Migliorie, Assicurazione).
Il mercato dell’EaaS vede come principali attori i Produttori (OEM, Original Equipment Manufacturer), le Aziende Manifatturiere (Utilizzatori Finali), i Finanziatori (Banche e Fondi d’Investimento) e le Compagnie di Assicurazioni.
Come evidenziato da Donato Iacovone , “l’efficacia della tecnologia e dei nuovi modelli di business si misura dai cambiamenti positivi nella vita delle persone e dalla creazione di valore condiviso”.
L’EaaS incarna questa filosofia, poiché rivoluziona il tradizionale rapporto tra produttore e utilizzatore proponendo di:
- stabilizzare progressivamente il cashflow aziendale, generando una baseline di ricavi ricorrenti;
- acquisire, grazie alla connettività IIOT (Industrial Internet Of Things) importanti informazioni comportamentali relative al Cliente Utilizzatore ed afferenti al corretto ed efficace utilizzo del macchinario oggetto del contratto;
- instaurare una duratura relazione con il Cliente Utilizzatore, tale da consentire un progressivo allargamento del perimetro di fornitura dei servizi erogati.
Questa trasformazione apre la strada a una maggiore flessibilità operativa, dove l’efficienza e la sostenibilità diventano i pilastri della crescita aziendale.
La Gestione del Rischio e la Performance nell’EaaS
La transizione verso l’EaaS richiede un robusto framework di gestione del rischio. Il monitoraggio continuo delle performance degli asset e la corretta valutazione del rischio di credito e dei rischi operativi sono essenziali per il successo di questo modello. Il Produttore diventa un vero e proprio intermediario finanziario poiché affida un suo “asset” connesso al Cliente/utilizzatore.
È pertanto fondamentale definire il modello di un pricing intelligente che rifletta i rischi legati ai canoni periodici relativi ad una durata poliennale che garantisca una gestione sostenibile dell’intero contratto di servizio, in funzione dei vari eventi che accadono o situazioni che si modificano nel corso dell’erogazione del contratto. Tale approccio consente di rendere “bancabili” e finanziabili i contratti di servizio con durata poliennale.
Sfide e Opportunità della Collaborazione
Come sottolinea il Prolegomeno della Collaborazione di Edoardo Morelli, “le persone sono tanto più unite e collaborative quanto più percepiscono un coerente grado di libertà”. Questa visione si concretizza perfettamente nella trasformazione organizzativa richiesta dal modello EaaS, dove la collaborazione diventa il motore del cambiamento.
Al centro di questa trasformazione emerge una nuova figura professionale chiave: il Servitization Manager. Questo ruolo, certificato a livello europeo da Bureau Veritas, rappresenta molto più di una semplice posizione manageriale – è un vero e proprio “orchestratore” del cambiamento organizzativo. Il Servitization Manager agisce come ponte tra le diverse anime dell’azienda, coordinando l’integrazione tra la produzione tradizionale e i nuovi servizi digitali.
Lo sviluppo di competenze trasversali diventa cruciale in questo contesto, attirando particolare interesse tra i giovani laureati che vedono nell’industria nuove opportunità di carriera. Non si tratta solo di competenze tecniche, ma di un mix equilibrato di capacità analitiche, relazionali e strategiche, proprio quelle soft skill che le nuove generazioni possiedono intrinsecamente grazie alla loro naturale dimestichezza con il digitale e la comunicazione multicanale.
Il Servitization Manager deve essere in grado di comprendere le esigenze dei clienti, interpretare i dati provenienti dai sistemi connessi e tradurre queste informazioni in proposte di valore concrete, caratteristiche che ben si sposano con l’approccio versatile e intuitivo dei giovani professionisti.
Il rafforzamento dei modelli di CRM assume un significato nuovo in questo contesto. Non si tratta più solo di gestire le relazioni con i clienti, ma di creare un ecosistema digitale che permetta di:
– Monitorare in tempo reale le performance dei macchinari
– Anticipare le esigenze di manutenzione
– Personalizzare i servizi in base ai pattern di utilizzo
– Costruire relazioni di lungo termine basate sulla fiducia e sulla creazione di valore condiviso.
Il Servitization Manager diventa così non solo un gestore di processi, ma un vero e proprio agente del cambiamento culturale, capace di guidare l’organizzazione verso un futuro dove la servitizzazione rappresenta non solo un modello di business, ma una nuova filosofia organizzativa basata sulla collaborazione e sulla creazione di valore condiviso.
L’Evoluzione verso i Robot Umanoidi – La Nuova Frontiera dell’EaaS
Come scrive ancora Edoardo Morelli, le persone danno il meglio di sé quando possono lavorare nel modo a loro più congeniale. Pensando a questo, sono stati sviluppati dei robot umanoidi super tecnologici, in grado di svolgere compiti pesanti e pericolosi in ambienti industriali. Questi robot, dotati di intelligenza artificiale e in grado di apprendere dall’esperienza, possono operare ininterrottamente e con precisione millimetrica in condizioni estreme, liberando gli operatori umani da mansioni ripetitive e faticose.
I robot possono essere forniti in concessione d’uso o ‘servitizzati’ e integrati facilmente nei sistemi già esistenti, offrendo una grande flessibilità e un notevole risparmio di costi. La servitizzazione permette alle aziende, grandi e piccole, di accedere a tecnologie robotiche all’avanguardia senza dover sostenere ingenti investimenti iniziali.
Le piccole e medie imprese in particolare possono beneficiare di questo modello, poiché possono scalare le proprie operazioni in base alle esigenze del mercato, senza dover acquistare e gestire direttamente i robot. Le grandi aziende, d’altra parte, possono ottimizzare i propri processi produttivi e ridurre i costi di gestione grazie alla flessibilità offerta dalla servitizzazione.
In questo modo, le aziende possono aumentare la produttività, migliorare la qualità dei prodotti e garantire un ambiente di lavoro più sicuro e salubre per i propri dipendenti. Inoltre, la servitizzazione promuove un’economia circolare, in quanto i robot possono essere continuamente aggiornati e riutilizzati, riducendo al minimo gli sprechi.
Nuove Applicazioni e Sviluppi Futuri
Oltre agli ambienti industriali, i robot umanoidi stanno trovando applicazioni in settori come la sanità, l’assistenza agli anziani e la logistica. Ad esempio, in ospedali e case di cura, i robot possono assistere il personale medico nel trasporto di medicinali e attrezzature, monitorare i pazienti e fornire supporto nelle attività quotidiane. Questo non solo migliora l’efficienza operativa, ma anche la qualità delle cure fornite.
Nel settore della logistica, i robot umanoidi possono automatizzare il processo di smistamento e consegna dei pacchi, riducendo i tempi di consegna e aumentando la precisione. Con l’avanzare della tecnologia, possiamo aspettarci che i robot umanoidi diventino sempre più autonomi e capaci di interagire in modo naturale con gli esseri umani, aprendo nuove possibilità per la collaborazione uomo-macchina.
Lo Storytelling nella Trasformazione organizzativa
Il Prolegomeno dello Storytelling di Marianna Porcaro mostra come la narrazione giochi un ruolo cruciale nei processi di trasformazione organizzativa. Per l’EaaS, uno storytelling efficace significa:
– Comunicare chiaramente i benefici del nuovo modello ai vari stakeholder
– Creare fiducia e una visione condivisa del futuro
– Facilitare il cambiamento culturale necessario per adottare il nuovo approccio
Il Futuro dell’EaaS: Verso una Smart Society Sostenibile
L’adozione crescente del modello EaaS sta trasformando i produttori in vere e proprie Data Companies. In questo nuovo scenario, i dati operativi acquisiscono un valore economico strategico, diventando una risorsa fondamentale per lo sviluppo di nuove competenze basate sui dati stessi. Questo cambiamento non solo apre nuove opportunità di business, ma rafforza anche le relazioni con i clienti, creando un ecosistema più integrato e collaborativo.
Conclusioni
L’Equipment-as-a-Service rappresenta una delle principali evoluzioni verso la Società 5.0, offrendo numerosi vantaggi. Tra questi, spiccano le nuove opportunità di business, una maggiore sostenibilità finanziaria e operativa, una migliore efficienza nell’uso delle risorse e un’accelerazione della trasformazione digitale.
Come affermato nel Prolegomeno della Collaborazione di Edoardo Morelli, la chiave del successo risiede nell’equilibrio tra efficienza operativa e rispetto delle dinamiche umane. Creando un ambiente dove tecnologia e umanità si potenziano reciprocamente, possiamo intraprendere un percorso comune verso un futuro più sostenibile e digitale.
58 – continua
Copertina di Marcello Minghetti (Mosaico per Ariminum Circus Stagione 1)
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