Immagine di Marcello Minghetti per Ariminum Circus Stagione 1

Prolegomeni al Manifesto del Pop Management 54 – Sensemaking Pop. Opinion Piece di Clemente Perrone

Clemente Perrone, 47 anni, Direttore Risorse Umane e Organizzazione del Gruppo Sirti, ha costruito la propria carriera nel campo dell’organizzazione aziendale e delle risorse umane. Ingegnere con esperienze in KPMG e in Telecom Italia, Perrone è oggi impegnato in un percorso complesso e ambizioso: la costruzione di una cultura aziendale che integri pienamente diversità, equità e inclusione.

Professore a contratto presso l’Università di Milano e la Luiss Business School, si occupa con passione di tematiche organizzative e sociali. Le differenze connesse riflette l’impegno attraverso il quale, insieme al proprio team, è determinato a far evolvere le strutture aziendali per renderle più reattive e capaci di accogliere i cambiamenti culturali che coinvolgono oggi le grandi organizzazioni.

Le “differenze connesse”, un caso aziendale di Sensemaking Pop   

Clemente Perrone

Inclusione: una sfida per il cambiamento organizzativo

Parlare di inclusione in azienda è un processo delicato, se non rischioso. Le grandi imprese, soprattutto in settori come quello tecnologico e infrastrutturale in cui opera Sirti, devono spesso affrontare la diffidenza verso temi che possono sembrare distanti dal core business. L’inclusione si può incontrare con un atteggiamento di sospetto, un “rigetto” implicito di una cultura aziendale che ha sempre avuto priorità operative più tangibili. Tuttavia, il cambiamento culturale è ormai un aspetto imprescindibile per un’organizzazione che voglia restare rilevante e al passo coi tempi.

L’inclusione non può essere solo uno slogan, come ha messo in rilievo Marco Minghetti in un suo post su LinkedIn. Non esiste un manuale di istruzioni che arriva dal quartier generale. L’impulso al cambiamento deve essere autentico e radicato nel contesto dell’azienda stessa. Ogni azienda deve costruire una propria strada, basata su contesto, valori e caratteristiche locali. Un’azienda, comunità numerosa costituita non solo dai dipendenti, non può ignorare tematiche che riflettono le trasformazioni sociali e culturali del nostro tempo. L’organizzazione non è un’entità statica: è influenzata dalle diverse generazioni, dalle nuove acquisizioni e dai cambiamenti valoriali. Ogni giorno, le persone portano in azienda esperienze e aspettative che derivano dalle proprie vite, dagli spunti ascoltati o letti. Un cambiamento culturale diventa così non solo una scelta strategica ma una necessità che annoveri la metadisciplinarietà fra le competenze diffuse nell’organizzazione.

Nel tentativo di coinvolgere concretamente le persone, Sirti ha creato il progetto “Le Differenze Connesse”, avviato a luglio 2022, che mira a trasformare i principi dell’inclusione in pratiche quotidiane.

“Le Differenze Connesse”: un Manifesto per l’inclusione aziendale

A partire dall’ascolto e dall’analisi delle percezioni dei dipendenti, Sirti ha introdotto un “Manifesto della Diversità e dell’Inclusione” per rafforzare i propri valori aziendali. Questo documento è il cuore del progetto e rappresenta una dichiarazione di intenti ma anche una guida pratica. Il manifesto si concentra sulla necessità di rendere l’inclusione una dimensione percepita e vissuta da ciascun dipendente, secondo il principio in base al quale “comportati con gli altri come vorresti si comportassero con te” (Prolegomeni 7).

A novembre 2022, questo manifesto è stato esposto in tutte le sedi Sirti e pubblicato digitalmente. Esso identifica otto pregiudizi (“bias”) comuni nel mondo lavorativo e propone azioni quotidiane per neutralizzarli. Gli stereotipi sull’età, l’origine culturale e il genere sono tra i punti centrali dell’iniziativa. Un obiettivo ambizioso, quello di fare dell’inclusione una realtà aziendale: se ogni dipendente adottasse una pratica positiva ogni giorno, si otterrebbero oltre 330.000 azioni annuali a sostegno di una cultura inclusiva.

Un percorso di consapevolezza in quattro aree

L’importanza di creare un contesto inclusivo è stata verificata con un’indagine interna, una survey, che ha evidenziato le aree su cui i dipendenti sentivano più bisogno di supporto. Dalla ricerca emergono quattro aree fondamentali su cui Sirti ha deciso di investire: consapevolezza, linguaggio, diversità e partecipazione. Grazie ai risultati ottenuti, è stato possibile iniziare a costruire una cultura basata sulla valorizzazione delle differenze, con l’obiettivo di ridurre il più possibile la discriminazione, anche quella latente.

Nel corso del tempo, il progetto è cresciuto e si è strutturato in base ai feedback raccolti, seguendo un processo di “consapevolezza evolutiva”. Il cambiamento culturale non è solo una modifica dell’organigramma, ma un impegno quotidiano che parte dalle abitudini personali di ciascuno. Questo approccio innovativo trova riscontro in una tendenza che emerge in molte grandi aziende in Italia e nel mondo, come mostrano i recenti dati di settore. Secondo uno studio di McKinsey, le aziende con alti livelli di diversità hanno il 36% di probabilità in più di ottenere un profitto superiore alla media rispetto alle loro concorrenti meno inclusive, un segnale chiaro dell’importanza di questo tema anche in termini di business.

Estratto del Manifesto delle Differenze Connesse- Area Consapevolezza

Formazione Continua: Strumenti Digitali per Sensibilizzare

Uno degli strumenti principali per diffondere la cultura inclusiva è la formazione continua. A partire da novembre 2022, Sirti ha introdotto webinar tematici, eventi formativi digitali accessibili a tutti i dipendenti, che hanno registrato una media di 500 partecipanti. Gli argomenti trattati vanno dall’importanza del linguaggio inclusivo alla responsabilità emotiva nel contesto professionale, fino alla capacità di comprendere le sfide vissute dai colleghi.

A supporto dei webinar, Sirti ha avviato una serie di podcast su piattaforme pubbliche come Spotify e Spreaker, raggiungendo quasi 2.000 download. I contenuti esplorano argomenti come i pregiudizi inconsci e la resilienza emotiva, mirando a sviluppare una “cultura antifragile” che sappia adattarsi alle sfide. L’obiettivo è fornire strumenti che i dipendenti possano usare per migliorarsi, sia come professionisti che come persone.

Estratto del Manifesto delle Differenze Connesse- Area Linguaggio

La Community D&I: il Ruolo degli Ambasciatori

Uno degli elementi distintivi di “Le Differenze Connesse” è la creazione di una community interna per la diversità e l’inclusione. La comunità è composta da venti ambasciatori, selezionati per rappresentare una varietà di età, genere, e posizioni aziendali. Gli incontri periodici permettono alla community di discutere e proporre nuove iniziative che rispondano direttamente ai bisogni dei dipendenti. Questa community consente di accelerare il cambiamento e di rendere le iniziative più vicine alla realtà delle persone, verso quella Total Experience richiamata in Prolegomeni 4.

La comunità è cruciale per costruire una cultura che valorizzi l’inclusione come asset aziendale. È noto che in aziende di grandi dimensioni, come Sirti, il coinvolgimento attivo dei dipendenti può fare la differenza tra successo e fallimento di un’iniziativa. La community è dunque un pilastro del progetto, e la sua formazione rappresenta un esempio di buona pratica, evidenziando la necessità di un approccio inclusivo dal basso.

Estratto del Manifesto delle Differenze Connesse- Area Diversità

Strumenti Digitali per un Cambiamento pervasivo

Per facilitare la partecipazione e rendere l’iniziativa accessibile, Sirti si è affidata a strumenti digitali. I webinar sono stati ospitati su piattaforme come Webex, mentre tutti i contenuti multimediali e formativi sono accessibili tramite il portale aziendale, all’interno di un’area dedicata alla diversità e all’inclusione. Questi strumenti permettono di mantenere una costante connessione tra i dipendenti, supportando una cultura aziendale che promuove l’inclusione in modo continuo.

Anche a livello di comunicazione esterna, il progetto ha avuto una visibilità significativa. Sirti ha scelto LinkedIn per condividere aggiornamenti e riflessioni, ampliando il raggio d’azione del progetto verso un pubblico più vasto e consolidando l’impegno dell’azienda verso una cultura aziendale innovativa e sensibile ai temi sociali.

Estratto del Manifesto delle Differenze Connesse- Area Partecipazione

Consolidamento e Espansione del Programma

Nel 2024, l’offerta formativa di “Le Differenze Connesse” si è ampliata, rispondendo ai suggerimenti e alle richieste dei dipendenti emerse da una seconda survey. Oltre alla diversità, sono stati introdotti nuovi temi come il benessere finanziario, il caregiving, il self-empowerment e la gestione dell’ansia. L’iniziativa punta a fornire supporto non solo nelle questioni lavorative, ma anche nei diversi aspetti della vita personale, confermando l’approccio olistico di Sirti.

Set di iniziative aziendali collegate al programma “Le Differenze Connesse”

Prospettive per il Futuro

Con il 2025 alle porte, la roadmap del progetto è chiara: linguaggio inclusivo, gestione intergenerazionale, e flessibilità lavorativa sono i nuovi temi in cantiere. Sirti ha avviato collaborazioni con psicologi del lavoro e formatori esterni, per arricchire il programma e renderlo ancora più accessibile e stimolante, verso un modello ormai proteso verso logiche di co-creazione tra gli attori della community (Prolegomeni 43).

Guardando al futuro, Sirti si prepara ad affrontare i prossimi passi con determinazione, rendendo il progetto “Le Differenze Connesse” un pilastro della propria cultura aziendale e un modello per tutte quelle aziende che vogliono fare dell’inclusione una parte integrante della loro strategia di business.

54 – continua

Copertina di Marcello Minghetti (Mosaico per Ariminum Circus Stagione 1)

Puntate precedenti

1 – DALLO HUMANISTIC AL POP MANAGEMENT
2 – MANIFESTI, ATLANTI, MAPPE E TERRITORI
3 – IL MANAGER PORTMANTEAU
4 – WHICH WAY, WHICH WAY?
5 – LEADERSHIP POP (LEZIONI SHAKESPEARIANE)
6 – OPINION PIECE DI RICCARDO MAGGIOLO
7 – LEADERSHIP POP (APERTURA, AUTONOMIA, AGIO, AUTO-ESPRESSIONE)
8 – OPINION PIECE DI JOSEPH SASSOON
9 – OPINION PIECE DI CESARE CATANIA
10 – OPINION PIECE DI VANNI CODELUPPI
11 – OPINION PIECE DI ALESSANDRO GIAUME
12 – COLLABORAZIONE POP. L’IRRESISTIBILE ASCESA DELLE COMMUNITY INTERNE
13 – COLLABORAZIONE POP. L’EMPATIA SISTEMICA
14 – COLLABORAZIONE POP. LE COMMUNITY AZIENDALI: UNO STATO DELL’ARTE, PARTE PRIMA
15 – COLLABORAZIONE POP. LE COMMUNITY AZIENDALI: UNO STATO DELL’ARTE, PARTE SECONDA
16 – OPINION PIECE DI MATTEO LUSIANI
17 – OPINION PIECE DI MARCO MILONE
18 – OPINION PIECE DI ALESSIO MAZZUCCO
19 – OPINION PIECE DI ALESSANDRA STRANGES
20 – OPINION PIECE DI FRANCESCO VARANINI
21 – ORGANIZZAZIONE  POP. COMANDO, CONTROLLO, PAURA, DISORIENTAMENTO
22 – OPINION PIECE DI ROBERTO VERONESI
23 – OPINION PIECE DI FRANCESCO GORI
24 – OPINION PIECE DI NELLO BARILE
25 – OPINION PIECE DI LUCA MONACO
26 – OPINION PIECE DI RICCARDO MILANESI
27 – OPINION PIECE DI LUCA CAVALLINI
28 – OPINION PIECE DI ROBERTA PROFETA
29 – UN PUNTO NAVE
30 – ORGANIZZAZIONE  POP. VERSO L’HYPERMEDIA PLATFIRM (CURA)
31 – OPINION PIECE DI NICHOLAS NAPOLITANO
32 – LEADERSHIP POP. VERSO L’YPERMEDIA PLATIFIRM (CONTENT CURATION)
33 – OPINION PIECE DI FRANCESCO TONIOLO
34 – ORGANIZZAZIONE  POP. VERSO L’HYPERMEDIA PLATFIRM (CONVIVIALITA’)
35 – OPINION PIECE DI LUANA ZANELLATO
36 – OPINION PIECE DI ANDREA BENEDETTI E ISABELLA PACIFICO
37 – OPINION PIECE DI STEFANO TROILO
38 – OPINION PIECE DI DAVIDE GENTA
39 – OPINION PIECE DI ANNAMARIA GALLO
40 – INNOVAZIONE POP. ARIMINUM CIRCUS: IL READING!
41 – ORGANIZZAZIONE  POP. VERSO L’HYPERMEDIA PLATFIRM (CONVOCAZIONE)
42 – OPINION PIECE DI EDOARDO MORELLI
43 – ORGANIZZAZIONE  POP. VERSO L’HYPERMEDIA PLATFIRM (CO-CREAZIONE DI VALORE)
44 – OPINION PIECE DI MARIANNA PORCARO
45 – OPINION PIECE DI DONATO IACOVONE
46 – OPINION PIECE DI DENNIS TONON
47 – OPINION PIECE DI LAURA FACCHIN
48 – OPINION PIECE DI CARLO CUOMO
49 – OPINION PIECE DI CARLO MARIA PICOGNA
50 – OPINION PIECE DI ROBERTO RAZETO
51 – OPINION PIECE DI ALBERTO CHIAPPONI
52 – OPINION PIECE DI ALESSANDRO ANTONINI
53 – OPINION PIECE DI ALESSANDRA PILIA