Immagine di Marcello Minghetti per Ariminum Circus Stagione 1

Prolegomeni al Manifesto del Pop Management 36 – Storytelling Pop. Opinion Piece di Isabella Pacifico e Andrea Benedetti

L’Opinion Piece di oggi è una case history, scritta da Andrea Benedetti e Isabella Pacifico, che rappresenta bene l’Assunto Fondamentale del Pop Management (Prolegomeni 1): «se l’azienda vuole ascoltare ed essere ascoltata dai propri stakeholders interni ed esterni, deve essere in grado di competere  con tutto ciò che nel mondo contemporaneo assume le forme (i format) della Cultura Pop: un podcast, un videogioco, una serie tv, un reel. Ogni contenuto, strumento o processo aziendale che richieda un’attenzione diversa giunge da un’altra epoca e lo condanna definitivamente».

Andrea Benedetti si è occupato di Employer branding nelle più importanti organizzazioni multinazionali operanti in Italia, dove ha collaborato all’ideazione e implementazione di strategie che hanno sempre portato a risultati eccezionali in termini di brand awareness, reputazione aziendale, engagement e digital recruitment.

Isabella Pacifico, Internal Community Manager in Carrefour Italia, ha un’esperienza di oltre 20 anni nel campo della comunicazione, formazione ed engagement. Con un mix di creatività, leadership e pensiero critico gestisce team e progetti trasversali con un approccio sistemico e orientato ai risultati.  Quando non è alle prese con lo sviluppo di nuove idee la trovi impegnata in progetti musicali o a prestare la voce in sala di doppiaggio!

Community e Collaborazione:

racconti di vita e lavoro nella GDO

ANDREA BENEDETTI E ISABELLA PACIFICO

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                Gente di Carrefour incontra la Signora Bianca

Lavorare nella Grande Distribuzione, in particolare nei Punti Vendita, espone a un ambiente ricchissimo di stimoli e a qualche paradosso: il cliente che cerca disperatamente il proprio prodotto preferito, i momenti frenetici del tardo pomeriggio dopo la quiete del post pranzo… fino al fascino del punto vendita silenzioso in quel negozio aperto 24/24.

In questo avvicendarsi di emozioni e imprevisti non mancano momenti in cui colleghe e colleghi hanno occasione di approfondire la conoscenza reciproca, fare gruppo e distendere la tensione con qualche momento goliardico: le ore trascorse in punto vendita sono fatte anche di relazioni tra persone, che sono uno dei punti di forza della employee experience e che contribuiscono a rinforzare in azienda quel clima di benessere che, per Carrefour Italia, è un impegno prioritario.

Con la volontà di valorizzare questo punto di forza è nata Gente di Carrefour incontra la Signora Bianca, una webserie in 6 puntate che racconta la quotidianità in punto vendita e negli uffici con due protagonisti d’eccezione: la Cliente e le collaboratrici e i collaboratori Carrefour.

Un nuovo modo di raccontarsi e raccontare l’azienda anche all’esterno sui canali Social, secondo il concetto di Pop Storytelling e Transmedia Storytelling ben illustrato nell’Opinion Piece di Luca Monaco: partendo dal Cluetrain Manifesto, secondo cui “I mercati sono conversazioni”, l’articolo sottolinea la necessità per le aziende di ripensare i propri processi comunicativi, non più basati su una comunicazione unidirezionale verso un pubblico passivo, ma piuttosto su un dialogo attivo con i consumatori, che sono considerati persone con cui interagire e non semplici target. Questo approccio implica l’adozione della capacità di raccontare storie distribuite su più canali creando un’esperienza di brand integrata e coinvolgente. I/le dipendenti, in questo contesto, diventano anche creatori di contenuti e facilitatori del dialogo tra l’azienda e il pubblico.

Relazioni umane ai tempi del remote-working

E’ da prima della pandemia che in Carrefour Italia testiamo modalità di lavoro innovative basate sul lavoro ibrido e, anche nel nostro caso, il post-Covid ha dato una forte accelerata portandoci ad adottare un New Way of Working fatto di flessibilità in primis. In punto vendita questa possibilità è limitata rispetto alle funzioni centrali, ma alcune attività formative e mansioni manageriali possono essere svolte senza essere in presenza, e le relazioni con la sede avvengono sempre più in remoto.

In questo scenario si è dimostrato necessario quanto già raccontato in Collaborazione Pop. Le community aziendali: uno stato dell’arte, parte seconda, cioè la necessità di incentivare le relazioni dal vivo tra colleghi distanti tra loro non solo per ragioni geografiche, ma anche per l’eterogeneità delle mansioni svolte. E’ sempre più evidente come a volte la presenza sia necessaria, per la tipologia di attività da svolgere o per il piacere di trovarsi con colleghi e colleghe, mantenere abitudini e rituali di team, rafforzando così cultura e senso di appartenenza.

Come si racconta lo Spirito di gruppo?

La webserie è nata con l’intento di raccontare il nostro ambiente lavorativo e ciò che lo caratterizza maggiormente: spirito di gruppo e scambio di competenze trasversali.

Con lo sguardo rivolto ai candidati, ci siamo posti l’obiettivo di adottare un tono di voce autentico, tendente all’ironia – come le nuove generazioni ci chiedono – per raccontare quello che c’è oltre lo stereotipo del lavoro nella GDO. Conquistata l’attenzione dell’utente grazie ad un contenuto più catchy che informativo, è possibile iniziare un viaggio nei vari touchpoint della candidate experience per approfondire quanto è stato solamente accennato durante i vari episodi: ruoli aziendali, progetti speciali, formazione e carriera, innovazione tecnologica, ecc.

Il “contenitore” e lo stile sono risultati da subito perfetti per raccontare in modo efficace gli aspetti più eterei della nostra value proposition: le relazioni tra colleghi che nascono e si consolidano, gli obiettivi comuni e il senso di appartenenza, l’importanza della collaborazione. Tutti aspetti che, scritti da qualche parte, potrebbero risultare vuoti e patinati.

Fin dal primo momento ci è saltato all’occhio come questo approccio sarebbe stato vincente anche internamente, per ricordare a colleghi e colleghe quanto quegli stessi aspetti siano radicati nella nostra cultura, come vere e proprie best-practice.

Colleghi e colleghe che hanno preso parte direttamente al progetto, infatti, hanno avuto occasione di co-costruire i contenuti semplicemente condividendo le loro esperienze in azienda – positive e negative – sperimentando così un forte coinvolgimento e una stretta vicinanza con le altre persone coinvolte, da tutte le regioni e da tutte le funzioni aziendali.

Di co-creazione si parla anche nell’articolo di Marco Minghetti sull’Empatia Sistemica,  sottolineando il ruolo cruciale di lavoratrici e lavoratori nel contribuire a costruire e condividere i significati che definiscono l’impresa. Questa co-creazione avviene attraverso l’interazione sociale e la collaborazione, che coinvolge tutti i membri di un’organizzazione, influenzando la comunicazione interna ed esterna.

Per la stesura degli script e la scelta dei soggetti delle puntate, infatti, sono stati organizzati brainstorming online di 2 ore che, a prescindere dal territorio o dal ruolo di appartenenza, hanno unito tutte e tutti verso l’obiettivo comune di raccontare in modo autentico la quotidianità di Carrefour Italia. Poi ci sono stati coloro che si sono cimentati nel ruolo di “sé stessi” davanti a un set cinematografico: tra imbarazzi, paura di sbagliare e telefoni che squillano al momento sbagliato, sono tutti riusciti a superare le difficoltà grazie alla complicità e al supporto reciproco.

Ne è derivata di fatto una piccola community basata sulla condivisione e sull’esperienza che, in poche settimane, ha già avuto modo di manifestarsi più volte: dal primo momento in cui si sono discussi i contenuti di ogni singolo episodio, fino al momento celebrativo della proiezione in esclusiva degli episodi presso i nostri uffici. Un piccolo gruppo di colleghi e colleghe apparentemente lontani tra loro, che sono oggi uniti emotivamente da una forte esperienza e che non hanno perso occasione di condividere sui social il proprio pensiero rispetto alla webserie, ma soprattutto riguardo l’ambiente lavorativo che racconta.

Le relazioni personali a supporto del business

In un’organizzazione complessa e articolata, con una lunga catena del valore ricca di interlocutori e operante in un mercato estremamente mutevole – influenzato concretamente dall’inflazione, dai trend tecnologici e dalla crescente attenzione alla sostenibilità – il successo del business dipende fortemente dall’azione sinergica tra le varie funzioni aziendali. Come se non bastasse, i ritmi sono serratissimi: l’acquisto d’impulso si gioca in decimi di secondo e fa la differenza; i prodotti freschi e superfreschi hanno shelf life brevi che non concedono distrazioni.

Il modello o l’algoritmo più geniali possono non trovare pieno riscontro nella qualità della customer experience; la più semplice accortezza per aumentare la soddisfazione del cliente può incontrare limiti tecnologici o organizzativi. In tutti questi casi, la partecipazione attiva delle persone nei processi è spesso la chiave del successo e l’esperienza insegna che è più facile che ciò accada se ci sono relazioni dirette tra gli interlocutori. La webserie ha creato questi legami tra “attori”/contributori nella community di cui sopra, ma nella sua autenticità è anche di grande ispirazione per ogni altra/o employee rispetto all’importanza della Collaborazione e al fatto che siamo tutti parte di un gruppo che condivide difficoltà e opportunità. Avendo contemplato quasi tutte le Direzioni aziendali nella webserie, i colleghi e le colleghe che osservano possono identificarsi nei personaggi e nelle situazioni raccontate, trovando così anche un’occasione per ampliare la propria rete di contatti in Carrefour e disponendo di un nuovo icebreaker per iniziare le riunioni con colleghi che non si sono mai incontrati.

Quando divertirsi fa bene al clima

Tornando al concetto di wellbeing e serenità sul lavoro con cui si apre l’articolo, questa esperienza ha permesso alle persone  coinvolte un momento di confronto aperto, sia tra colleghi/e sia con qualche rappresentante del team HR, rispetto al proprio vissuto quotidiano, senza il rischio di freni inibitori che possono  rendere meno efficaci le survey di clima.

Durante i 3 giorni di riprese e nelle occasioni prima e dopo la produzione, infatti, hanno preso il sopravvento distensione e comfort, dopo l’iniziale tensione davanti alla telecamera. E’ nata una proficua occasione per sondare il clima aziendale – seppur su un gruppo poco  rappresentativo – che impone delle riflessioni sull’importanza di integrare alle  survey di clima e alle iniziative più estese di team-building o di engagement, più momenti destrutturati e spontanei per raccogliere le informazioni che servono per migliorare il clima aziendale.

Oltre il punto vendita: la forza della community aziendale

La webserie Gente di Carrefour incontra la Signora Bianca è più di un progetto di storytelling: è una dimostrazione concreta del valore delle relazioni umane sul lavoro. Non si limita a raccontare la quotidianità, ma evidenzia come la coesione e la collaborazione possano essere il vero cuore pulsante di un’azienda.

In un contesto di sfide e cambiamenti rapidi, il vero vantaggio competitivo risiede nelle persone e nella capacità di lavorare insieme verso un purpose, superando le barriere tra funzioni e ruoli. Celebrare e rafforzare la community aziendale non solo arricchisce l’esperienza dei dipendenti, ma costruisce una cultura inclusiva e resiliente, dove la collaborazione è una realtà vissuta quotidianamente, e non solo un valore dichiarato. In definitiva, è la community che fa davvero la differenza.

La webserie è stata lanciata con un divertente video di bloopers in un post LinkedIn è pubblicata a puntate sul canale Youtube di Carrefour Italia.

35 – continua

Copertina di Marcello Minghetti (Mosaico per Ariminum Circus Stagione 1)

 

Puntate precedenti

1 – DALLO HUMANISTIC AL POP MANAGEMENT
2 – MANIFESTI, ATLANTI, MAPPE E TERRITORI
3 – IL MANAGER PORTMANTEAU
4 – WHICH WAY, WHICH WAY?
5 – LEADERSHIP POP (LEZIONI SHAKESPEARIANE)
6 – OPINION PIECE DI RICCARDO MAGGIOLO
7 – LEADERSHIP POP (APERTURA, AUTONOMIA, AGIO, AUTO-ESPRESSIONE)
8 – OPINION PIECE DI JOSEPH SASSOON
9 – OPINION PIECE DI CESARE CATANIA
10 – OPINION PIECE DI VANNI CODELUPPI
11 – OPINION PIECE DI ALESSANDRO GIAUME
12 – COLLABORAZIONE POP. L’IRRESISTIBILE ASCESA DELLE COMMUNITY INTERNE
13 – COLLABORAZIONE POP. L’EMPATIA SISTEMICA
14 – COLLABORAZIONE POP. LE COMMUNITY AZIENDALI: UNO STATO DELL’ARTE, PARTE PRIMA
15 – COLLABORAZIONE POP. LE COMMUNITY AZIENDALI: UNO STATO DELL’ARTE, PARTE SECONDA
16 – OPINION PIECE DI MATTEO LUSIANI
17 – OPINION PIECE DI MARCO MILONE
18 – OPINION PIECE DI ALESSIO MAZZUCCO
19 – OPINION PIECE DI ALESSANDRA STRANGES
20 – OPINION PIECE DI FRANCESCO VARANINI
21 – ORGANIZZAZIONE  POP. COMANDO, CONTROLLO, PAURA, DISORIENTAMENTO
22 – OPINION PIECE DI ROBERTO VERONESI
23 – OPINION PIECE DI FRANCESCO GORI
24 – OPINION PIECE DI NELLO BARILE
25 – OPINION PIECE DI LUCA MONACO
26 – OPINION PIECE DI RICCARDO MILANESI
27 – OPINION PIECE DI LUCA CAVALLINI
28 – OPINION PIECE DI ROBERTA PROFETA
29 – UN PUNTO NAVE
30 – ORGANIZZAZIONE  POP. VERSO L’HYPERMEDIA PLATFIRM (CURA)
31 – OPINION PIECE DI NICHOLAS NAPOLITANO
32 – LEADERSHIP POP. VERSO L’YPERMEDIA PLATIFIRM (CONTENT CURATION)
33 – OPINION PIECE DI FRANCESCO TONIOLO
34 – ORGANIZZAZIONE  POP. VERSO L’HYPERMEDIA PLATFIRM (CONVIVIALITA’)
35 – OPINION PIECE DI LUANA ZANELLATO