Prolegomeni al Manifesto del Pop Management 35 – Leadership Pop. Opinion Piece di Luana Zanellato

L’Opinione Pop di oggi è firmata da Luana Zanellato. Negli ultimi anni ha curato diversi blog inerenti tematiche della Cultura Pop, con recensioni, approfondimenti e opinioni su film, serie tv, produzioni animate e musica. Attualmente è impegnata con il suo progetto Vongole Digitali, un blog di scrittura creativa che esplora il potere della parola non solo nella scrittura ma anche nella musica e nella psicologia.

Tre approcci creativi per diventare un Pop Manager

di LUANA ZANELLATO

Introduzione

In che modo un imprenditore, un manager, un dirigente ma anche l’entourage di coordinatori e responsabili aziendali, possono migliorare la loro leadership grazie al Pop Management?

Diventare un Pop Manager non è un percorso che si può semplicemente apprendere sui libri. Come spiega Marco Minghetti, il Pop Management deriva dalla Popsophia, un “ritorno all’origine autentica della filosofia prima della sua codificazione accademica”. Possiamo definirla un movimento culturale che unisce la filosofia alla cultura popolare e che si propone di esplorare i temi filosofici all’interno delle forme di intrattenimento contemporaneo come film, musica, serie tv, fumetti, videogiochi. Inoltre la Popsophia cerca di influenzare positivamente anche altri settori, come appunto quello del management e della governance aziendale.

Chi ha studiato “filosofia” a scuola sa bene che non è possibile insegnare la filosofia: quello che si insegna tra i banchi è la “storia della filosofia”, ovvero lo studio dell’evoluzione delle idee filosofiche attraverso i secoli con un approccio descrittivo.

La filosofia vera e propria, invece, si riferisce all’attività filosofica stessa, ossia alla pratica di formulare, discutere e risolvere problemi di qualunque natura e sondare le loro implicazioni, servendosi di analisi concettuale, argomentazioni e riflessioni critiche.

La storia della filosofia si può imparare; la filosofia va messa in pratica! Un po’ come andare in bicicletta o nuotare: potete leggere manuali di fisica e scienze e imparare le leggi della propulsione, dell’attrito e della resistenza, l’equilibrio statico e dinamico, la forza giroscopica, le leggi di Newton, la spinta idrostatica e così via. Ma questi libri servono solo in minima parte per imparare effettivamente ad andare in bici o a nuotare. Al contrario bisognerà mettersi in sella o in acqua, magari con qualcuno che vi sostiene mentre iniziate a girare i piedi sui pedali o muovete per la prima volta braccia e gambe in acqua.

Questo mio approfondimento sui “Tre approcci creativi per diventare un Pop Manager” vuole essere un po’ come il vostro familiare o amico che vi ha sorretto per la prima volta la bici quando dovevate imparare a usarla. O quello che vi teneva le mani sotto la pancia mentre cercavate di capire se è vero che un corpo umano immerso in un liquido galleggia. Sicuramente non era un plurilaureato esperto di scienze, matematica e fisica; ma era in ogni caso quello che vi serviva per il vostro obiettivo.

Dall’attitudine manageriale classica al metodo Pop manageriale

Probabilmente qualunque responsabile aziendale nella sua attività lavorativa quotidiana cerca di risolvere problemi attraverso ragionamenti e riflessioni. Tuttavia questo metodo è molto diverso rispetto ad un approccio filosofico Pop manageriale. Si tratta di due modi distinti di pensare, analizzare e risolvere le situazioni, con gradi di consapevolezza e giudizio critico esclusivi.

L’approccio manageriale è orientato alla risoluzione pratica e operativa di problemi. Si concentra sul raggiungimento di obiettivi concreti, per migliorare l’efficienza, ridurre i costi o aumentare i profitti. È interessato a risultati tangibili e misurabili, valuta le azioni e le decisioni rapide: appena ha identificato il problema, cerca soluzioni immediate e valide.

Un approccio orientato al Pop Management invece utilizza il ragionamento, il dibattito e l’analisi per esplorare le implicazioni più profonde del problema. È orientato alla comprensione e alla valutazione di molteplici soluzioni; può richiedere un tempo più lungo ma non trascura le questioni etiche, i valori e l’impatto a lungo termine delle decisioni, cercando di coinvolgere tutti gli stakeholder interessati.

Il punto è proprio questo: nel ventunesimo secolo l’approccio manageriale classico non basta più. Non possiamo continuare a mettere in secondo piano argomenti come la conciliazione tra vita lavorativa e vita privata, la motivazione e la soddisfazione a lungo termine dei lavoratori, la comprensione dei bisogni dei dipendenti e collaboratori. Oggi è essenziale promuovere un ambiente di lavoro inclusivo e diversificato e preoccuparsi della salute mentale e del benessere di chi ci sta intorno.

Principi come la trasparenza e la comunicazione aperta tra i livelli organizzativi, il clima di fiducia e collaborazione possono fare la differenza anche in un contesto economico. Per non parlare poi dei temi inerenti l’etica, la responsabilità sociale, la tutela ambientale e la sostenibilità, i quali non vanno considerati un plus o un optional ma devono stare sempre alla base della vita aziendale come sue naturali fondamenta.

Per sviluppare un approccio orientato al Pop Management ho pensato a questi tre metodi creativi e pratici. Vi aiuteranno ad affrontare la leadership in maniera completamente nuova, innovativa, sviluppando un senso critico e il cosiddetto “pensiero laterale”. Ovvero un modo di guardare una situazione da diverse prospettive e di utilizzare la creatività per trovare soluzioni non convenzionali, mettendovi sempre in discussione e aprendo le vostre menti al dialogo e all’accoglienza di pareri e prospettive altrui.

Le uniche cose che vi serviranno saranno un quaderno, una penna e cinque minuti al giorno. Può sembrare poco, ma riuscirete almeno per un anno a seguire questo percorso?

1. Il Pop Manager Supereroe

Prendiamo due supereroi famosi e guardiamo alle loro caratteristiche: Superman e Batman.

Tutti noi consideriamo Superman come un supereroe che ha una visione ben chiara della giustizia; è noto per la sua onestà e integrità e la sua missione è proteggere il mondo e le persone. Si preoccupa sempre del benessere degli altri, è incredibilmente forte e resiliente, affronta le avversità con determinazione e si adatta a diverse situazioni e sfide. Ispira gli altri con il suo coraggio e la sua forza d’animo e utilizza le sue abilità in modi creativi per risolvere i problemi. Anche quando lavora in squadra con la Justice League, gestisce i ruoli in maniera efficace e sa bilanciare le sue responsabilità, integrandosi perfettamente con gli altri.

Batman condivide con Superman la maggior parte delle caratteristiche elencate, anche se il supereroe pipistrello è molto diverso da Superman. Ricordate il monologo nel film Kill Bill: Volume 2 quando Bill ha un confronto con Beatrix Kiddo?

Bill sostiene che Superman è unico tra i supereroi perché il suo alter ego, Clark Kent, è un’invenzione. Superman infatti è nato sul pianeta Krypton e ha poteri speciali fin dalla nascita. Altri come Batman e Spider-Man invece sono nati umani e sono diventati successivamente dei supereroi.

Se vi sentite quindi dei supereroi nel profondo del vostro animo, Superman fa per voi. Se invece non li avete, nessun problema: fate come Batman che ha sviluppato nel tempo le sue capacità e abilità.

Anche Batman ha una visione chiara del suo obiettivo, che è ugualmente onorevole ma meno pretenzioso di quello di Superman: vuole rendere la sua città, Gotham, un luogo più sicuro e giusto. Non cerca solo di combattere il crimine ma di creare una società migliore. Batman non ha superpoteri come Superman ma il suo ingegno gli permette di avere una preparazione meticolosa e un approccio strategico. Ogni piano e intervento sono supportati da dettagliate ricerche e preparazioni: costruisce da solo le tecnologie che supportano la sua attività di lotta al crimine, come la tuta che gli permette di volare e la Batmobile. Spesso deve prendere decisioni difficili, bilanciando il bene comune con le sue convinzioni personali e sacrificando qualcosa della propria vita. Anche Batman ha degli alleati e lavora molto bene in gruppo: lo vediamo collaborare sullo stesso piano con il fidato Alfred, con Robin e con la Justice League. Nonostante abbia molti nemici anche tra le cariche alte del governo cittadino, è una figura che sa influenzare e motivare gli altri positivamente ed è temuto dai criminali.

Superman e Batman possono servire come paradigmi creativi per un manager aziendale che vuole essere un vero e proprio leader Pop moderno.

Esattamente come questi supereroi, dovete definire una missione chiara e ispiratrice per la vostra azienda. Comunicate questa visione in modo che tutti i membri del team comprendano e condividano gli obiettivi comuni. Agite sempre con trasparenza e onestà. Prendete decisioni etiche e mantenete la parola, perché la fiducia si costruisce con l’esempio. Affrontate le sfide e i problemi con un approccio proattivo e incoraggiate il team a fare altrettanto; mostrate sempre empatia verso i collaboratori, comprendendo le loro esigenze e preoccupazioni e offrendo supporto per il loro sviluppo personale e professionale. Mantenete calma e professionalità anche nei momenti difficili: questo sarà di esempio per gli altri e li spronerà a superare le sfide con lo stesso spirito. Trovate il tempo anche per celebrare i successi, riconoscere i contributi e incoraggiare un ambiente positivo e motivante. Siate sempre aperti a nuove idee e approcci con una mentalità orientata alla crescita. Lavorate insieme agli altri per raggiungere obiettivi comuni e per affrontare le sfide in modo collaborativo. Anche delegare in maniera strategica e sfruttare le competenze dei membri del team è cruciale per una gestione ottimale.

Ci saranno momenti in cui bisognerà prendere decisioni difficili, impopolari ma necessarie, sempre con l’obiettivo di perseguire il bene dell’azienda. E ci saranno anche momenti in cui si commetteranno degli errori. In questi casi la comunicazione e la trasparenza saranno fondamentali per far comprendere a tutti gli stakeholder le vostre motivazioni. Se ben gestite, queste crisi possono diventare momenti in cui il consenso per il vostro operato addirittura aumenta e si rinsalda. Questi atteggiamenti vi faranno sembrare come un influencer amato e ammirato, più che come un capo autoritario di vecchio stampo.

Ora vi starete chiedendo come tradurre tutto questo in qui tre elementi che vi ho elencato all’inizio, ovvero un quaderno, una penna e cinque minuti al giorno. Immaginate di essere un supereroe come Batman o come Superman. In alternativa scegliente un altro supereroe che vi piace.

Dovete impegnarvi a fare almeno un gesto “eroico” al giorno e a scriverlo sul quaderno (bastano 3-4 righe). Non è necessario compiere chissà quale azione. Salvate una coccinella imprigionata nella ragnatela di un ragno. Raccogliete una cartaccia o una bottiglia abbandonate da qualche maleducato e buttatele nel cestino (meglio se nella differenziata). Guardate se nel vostro armadio c’è qualche indumento vecchio e inutilizzabile ma comunque utile per creare una comoda cuccia e portatelo a qualche gattile o canile. Prendete la scopa e pulite un punto della vostra casa o della vostra azienda che ne ha bisogno. Date dell’acqua ad una piantina che vedete tutti i giorni e di cui nessuno si cura. Se vi incrociate con un altra persona mentre uscite, aprite la porta e lasciate passare prima questa persona, anche se è un uomo.

Possibilmente cercate di non fare azioni in cui usate del denaro, questo perché dovete abituarvi a compiere delle azioni che hanno un valore che va al di là di una quantificazione monetaria. E fate azioni da cui non ne trarrete nulla, nemmeno in termini di immagine: agite in maniera disinteressata e altruistica. E ricordate di annotarne almeno una al giorno.

Questa abitudine di agire in maniera altruistica, disinteressata ma comunque costruttiva e strategica diventerà un po’ alla volta il vostro habitus anche nella vita lavorativa.

Se io raccolgo un rifiuto da terra non è un granché: ma se ne raccolgo uno al giorno, sono 365 rifiuti. Proviamo a metterli insieme e vedremo che fanno un bel mucchio. Come dice il proverbio: Roma non è stata costruita in un giorno.

Riuscirete quindi a completare la sfida dei 365 giorni del Pop Manager Supereroe?

2. Il Pop Manager del Mondo Parallelo

 Oltre all’approccio del Pop Manager Supereroe, ecco un altro metodo per sviluppare in maniera creativa la vostra Leadership Pop.

Immaginate di essere sempre un manager ma in una realtà alternativa, dove la vostra azienda è completamente diversa da com’è in questo mondo. Se la vostra attività odierna riguarda la GDO alimentare, raffiguratevi come capo di una fattoria di montagna. Se vi occupate di industria navale, pensate di dirigere un ristorante su un’isola sperduta nell’oceano. Se lavorate nel settore della tecnologia web, pensate a come sarebbe essere un imprenditore nel settore della moda e via dicendo.

A questo punto inventate una realtà alternativa o un mondo parallelo con le proprie regole, condizioni e sfide uniche. Possono essere le stesse di questo dove viviamo noi ma possono anche includere tecnologie futuristiche, norme sociali diverse o ambienti economici mai visti. Potreste immaginare un mondo futuristico con auto che volano, androidi dalle fattezze umane e animali robot. Oppure pensare di essere in un medioevo magico popolato da streghe, maghi e combattenti a cavallo. E se volete andare più indietro nel tempo, perché non tuffarsi nell’antica Grecia o nel Medioevo Giapponese?

Pensate anche a futuri alternativi e immaginate una Terra libera dall’inquinamento: quali attività economiche potrebbero continuare ad esistere per preservare questa condizione? Al contrario, cosa succederebbe in un mondo al collasso dal punto di vista ambientale (più di quanto non lo sia ora)? Cosa farebbe la vostra azienda?

Voi stessi potete immaginarvi anche più giovani o più vecchi della vostra età attuale; o addirittura essere completamente diversi come aspetto. Potete chiedere ai vostri amici, familiari e collaboratori che ruolo vorrebbero avere in questo mondo parallelo; non necessariamente deve essere lo stesso ruolo che hanno in questa realtà. Potreste scoprire che vostro figlio non vorrebbe mai essere alle vostre dipendenze ma preferirebbe essere un imprenditore a capo di un’azienda concorrente. Questa scoperta vi suggerirebbe nuovi spunti e idee non solo per la vostra attuale attività ma anche per migliorare le relazioni private.

Provate ad esplorare le opportunità e le sfide specifiche del settore e del contesto alternativi. Quali sono le principali esigenze dei clienti in questo scenario? Quali problemi devono essere risolti? Impiegate la creatività per progettare prodotti o servizi che rispondano alle esigenze di quel mondo.

Questa pratica può aiutarvi a stimolare nuove idee, identificare opportunità non convenzionali e sviluppare soluzioni innovative ai problemi esistenti. Immaginare di essere un imprenditore in un mondo alternativo può richiedere l’acquisizione di nuove competenze e conoscenze, conducendovi ad una maggiore apertura mentale e ad una comprensione più profonda di come operano altri settori. Pensare fuori dagli schemi è essenziale per un manager di successo e scrivere quotidianamente su questi aspetti vi aiuterà a migliorare la comprensione del ruolo che giocate in questo mondo.

Adesso vediamo nello specifico come impiegare quei cinque minuti al giorno per imprimere sulla carta le vostre idee.

Se il vostro progetto di mondo parallelo è in un medioevo magico, voi potete essere il capo di un laboratorio di pozioni. Ogni giorno nel vostro quaderno scrivete brevi ricette e processi per creare pozioni magiche. Includete ingredienti esotici, metodi di preparazione ed effetti delle pozioni. Descrivete nuove scoperte nel laboratorio, come ingredienti insoliti o tecniche innovative; documentate le sfide quotidiane nel laboratorio e le soluzioni trovate.

Parlate di eventuali collaborazioni con altri maghi o streghe. Registrate i risultati dei progetti completati, comprese le reazioni alle pozioni e le esperienze di chi le ha utilizzate. Riflettete sull’etica e le responsabilità legate all’uso della magia e delle pozioni: chi sono i clienti? Chi usa le pozioni? Narrate storie su pozioni particolarmente potenti o celebri e aneddoti di vita quotidiana trascorsa all’interno del magico laboratorio.

Descrivete i membri del team e le loro competenze. Chi sono i vostri aiutanti, quali sono le loro specialità e come contribuiscono al lavoro del laboratorio? Pensate anche a quello che succede nelle cittadine attorno a voi: che clima si respira? Ci sono lotte di potere, guerre o regna la pace? E come la vostra attività si inserisce in tale contesto?

Altro esempio: immaginate di essere a capo di una fabbrica futuristica che programma animali robot da compagnia. Dettagliate le ultime innovazioni nella programmazione e progettazione degli animali robot. Descrivete le nuove tecnologie, i miglioramenti nei software di intelligenza artificiale e gli aggiornamenti sui materiali utilizzati. Scrivete sui vari stadi della produzione degli animali robot, dalla progettazione iniziale alla produzione e al collaudo. Come vengono assemblati e testati? Quali sfide affrontate durante il processo?

Documentate la vita della fabbrica, con i suoi problemi tecnici, le difficoltà nel soddisfare le richieste dei clienti e i miglioramenti nella sicurezza. Riflettete sulla visione e sulla missione della fabbrica. Come la progettazione degli animali robot da compagnia si allinea con gli obiettivi aziendali e con le tendenze future? Esplorate le questioni etiche legate alla creazione e alla commercializzazione di animali robot. Come gestite le preoccupazioni riguardo alla sostituzione degli animali veri o all’impatto sulla società? E che dire per quanto riguarda l’impatto ambientale e sociale della produzione degli animali robot? Come la fabbrica si impegna per sostenibilità e responsabilità sociale? Scrivete sull’importanza della crescita e della formazione del team nella fabbrica. Inventate i nomi e le caratteristiche dei vostri dipendenti e collaboratori, con le loro storie di vita che si intrecciano sul luogo di lavoro.

Potete anche immaginare che ci sia un canale virtuale che mette in contatto voi con il vostro IO del mondo alternativo, grazie al quale vi potete parlare e confrontare. Che domande gli fareste e come vi risponderebbe? Provare a parlare a voi stessi tramite un canale digitale può farvi riflettere anche sulla distanza che spesso le reti digitali aziendali pongono tra gli individui. Le reti (intese sia come reti sociali ovvero i social network, sia come reti aziendali che connettono i lavoratori di un’azienda o di più aziende) sono nate per mettere in comunicazione gli individui. Tuttavia oggi si assiste ad un sovraccarico nel loro utilizzo che intrappola gli individui in un sistema privo di qualsiasi rapporto con la realtà. Per questo motivo, immaginare di interagire con un altro se stesso in un canale virtuale e digitale può far emergere sia i punti di forza sia i limiti della comunicazione tramite reti. Questa nuova consapevolezza aiuta il leader Pop a tradurre nell’organizzazione un utilizzo equilibrato degli strumenti digitali e a creare relazioni autentiche tra i suoi collaboratori.

Anche stavolta vediamo se sarete in grado di affrontare e terminare la sfida di questo piccolo diario del Pop Manager del Mondo Parallelo, da compilare ogni giorno per 365 giorni.

3. Il Pop Manager Viaggiatore Temporale

Utilizzare aneddoti personali e memorie passate come esercizio creativo può essere un modo utilissimo per un manager aziendale per migliorare le sue competenze: non solo aiuta a stimolare l’innovazione e a sviluppare nuove prospettive nella gestione ma migliora anche la consapevolezza di sé e la propria vita privata.

Grazie a questo approccio potrete individuare con più facilità i vostri tratti caratteristici da leader, comprendere i vostri schemi ricorrenti e le vostre motivazioni più profonde. Come spiegato nel contributo di Joseph Sassoon, i Brand Archetypes del leader si combinano con quelli aziendali: averne consapevolezza permette di riflettere sui propri valori, punti di forza e aree di miglioramento e a sviluppare stili di leadership più equilibrati e allineati con le dinamiche organizzative.

Ma come funziona l’approccio Pop Manager Viaggiatore Temporale? Pensate di avere la macchina del tempo, come la DeLorean di Marty e Doc del film “Ritorno al Futuro”. Immaginate anche di avere infinite possibilità di viaggiare, cosa che vi permette di fare un salto temporale al giorno.

Ripercorrete momenti della vostra vita, non importa se si tratta di momenti significativi o meno. Prendete nota di esperienze particolarmente memorabili, successi, fallimenti e lezioni apprese. Ma anche di situazioni banali, un caffè preso in un bar molto strano, un oggetto inusuale trovato in spiaggia, un cinguettio particolare di un uccellino notturno che non vi faceva dormire la notte.

Questo esercizio può aiutarvi ad identificare schemi ricorrenti, valori e motivazioni che possono influenzare il vostro approccio manageriale. Potete anche consultare amici, familiari e dipendenti. Chiedete loro di condividere aneddoti o ricordi che hanno di voi, di raccontare episodi che ritengono significativi o che hanno avuto un impatto.

Ogni mese rivedete gli aneddoti raccolti e cercate di identificare schemi o temi ricorrenti. Ad esempio, potreste scoprire che avete affrontato sfide simili in settori diversi e in periodi diversi della vostra vita. Riflettete sulle lezioni apprese: come queste esperienze hanno plasmato la vostra mentalità e l’approccio al problem solving?

Considerate come le lezioni apprese dalle vostre esperienze personali possano essere applicate al ruolo di manager. Il modo in cui avete superato la rottura di una gamba da piccoli o il rapporto burrascoso con un familiare potrebbe offrire nuove intuizioni su come affrontare le sfide aziendali.

In questi appunti troverete anche competenze e abilità che non sapevate di avere e che avete sviluppato in contesti personali: cercate di applicarle alla gestione aziendale.

I vostri collaboratori potrebbero considerarvi una persona dotata di grande self control mentre voi vi considerate un fascio di nervi e per questo non avete mai fatto formazione al reparto commerciale. La nuova scoperta vi farà riconsiderare le vostre qualità: perché non occuparsi direttamente della formazione del vostro team invece di delegare il compito ad altri? La formazione potrebbe trasformarsi in un momento soddisfacente e produttivo non solo per voi ma anche per i vostri collaboratori.

Oppure ipotizziamo che, parlando con un familiare, vi torni alla memoria un dettaglio dell’infanzia: il vostro gioco preferito era una spada di bambù che usavate per sconfiggere mostri immaginari costituiti dagli alberi del vostro giardino. Questo denota una ricca immaginazione, un grande amore per la natura, uno spirito avventuroso supportato da curiosità, energia e dinamismo. Se ora passate le giornate in ufficio davanti ad un pc è probabile che stiate mettendo le catene alle vostre potenzialità. Provate ad uscire di più dal vostro ufficio e qualche volta ad affiancare i vostri dipendenti nei compiti più operativi. Potreste ridare vita al potenziale della vostra leadership in maniera del tutto inaspettata.

Questo approccio del Pop Manager Viaggiatore Temporale è utile anche per rinforzare il rapporto con i membri del team. Chiedete ai vostri colleghi e dipendenti di condividere le loro esperienze passate: la comprensione dei background personali può migliorare la collaborazione e la fiducia, oltre ad individuare ostacoli che possono essere superati per migliorare la vita lavorativa.

I piccoli viaggi nel tempo giornalieri vi aiuteranno a ricostruire le vostre vite e identità: andrete ad attingere alle motivazioni originarie delle vostre scelte, comprenderete meglio perché certi vostri atteggiamenti si sono stabilizzati e scoprirete tanti aneddoti che avevate dimenticato ma che vi influenzano ancora. E magari un giorno potrete pubblicare una vostra bella biografia.

Avete capito dunque che la capacità di immaginare nuove possibilità e comprendere il proprio percorso professionale e di vita può fare la differenza tra una leadership ordinaria e una leadership Pop. Scegliete uno di questi tre approcci, fatelo vostro senza temere di uscire dai binari che vi ho delineato in questo articolo, esplorate nuove prospettive, riflettete profondamente sulle vostre esperienze e sviluppate un’autoconsapevolezza più acuta. Sono sfide che possono tradursi in opportunità. Come sarà cambiato il vostro mindset fra un anno?

33 – continua

Copertina di Marcello Minghetti (Mosaico per Ariminum Circus Stagione 1)

 

Puntate precedenti

1 – DALLO HUMANISTIC AL POP MANAGEMENT
2 – MANIFESTI, ATLANTI, MAPPE E TERRITORI
3 – IL MANAGER PORTMANTEAU
4 – WHICH WAY, WHICH WAY?
5 – LEADERSHIP POP (LEZIONI SHAKESPEARIANE)
6 – OPINION PIECE DI RICCARDO MAGGIOLO
7 – LEADERSHIP POP (APERTURA, AUTONOMIA, AGIO, AUTO-ESPRESSIONE)
8 – OPINION PIECE DI JOSEPH SASSOON
9 – OPINION PIECE DI CESARE CATANIA
10 – OPINION PIECE DI VANNI CODELUPPI
11 – OPINION PIECE DI ALESSANDRO GIAUME
12 – COLLABORAZIONE POP. L’IRRESISTIBILE ASCESA DELLE COMMUNITY INTERNE
13 – COLLABORAZIONE POP. L’EMPATIA SISTEMICA
14 – COLLABORAZIONE POP. LE COMMUNITY AZIENDALI: UNO STATO DELL’ARTE, PARTE PRIMA
15 – COLLABORAZIONE POP. LE COMMUNITY AZIENDALI: UNO STATO DELL’ARTE, PARTE SECONDA
16 – OPINION PIECE DI MATTEO LUSIANI
17 – OPINION PIECE DI MARCO MILONE
18 – OPINION PIECE DI ALESSIO MAZZUCCO
19 – OPINION PIECE DI ALESSANDRA STRANGES
20 – OPINION PIECE DI FRANCESCO VARANINI
21 – ORGANIZZAZIONE  POP. COMANDO, CONTROLLO, PAURA, DISORIENTAMENTO
22 – OPINION PIECE DI ROBERTO VERONESI
23 – OPINION PIECE DI FRANCESCO GORI
24 – OPINION PIECE DI NELLO BARILE
25 – OPINION PIECE DI LUCA MONACO
26 – OPINION PIECE DI RICCARDO MILANESI
27 – OPINION PIECE DI LUCA CAVALLINI
28 – OPINION PIECE DI ROBERTA PROFETA
29 – UN PUNTO NAVE
30 – ORGANIZZAZIONE  POP. VERSO L’HYPERMEDIA PLATFIRM (CURA)
31 – OPINION PIECE DI NICHOLAS NAPOLITANO
32 – LEADERSHIP POP. VERSO L’YPERMEDIA PLATIFIRM (CONTENT CURATION)
33 – OPINION PIECE DI FRANCESCO TONIOLO
34 – ORGANIZZAZIONE  POP. VERSO L’HYPERMEDIA PLATFIRM (CONVIVIALITA’)