Quando a censurare è WIKIPEDIA

In queste ultime settimane abbiamo tutti seguito con apprensione le vicende legate alla cosiddetta “legge bavaglio” e credo che in molti abbiano simpatizzato con la clamorosa protesta messa in atto dai responsabili di Wikipedia “l’enciclopedia libera e collaborativa”, che evocava la possibilità di un apocalittico 2012 per l’informazione in Rete senza censure.

Tuttavia non posso esimermi dal riportare una recentissima esperienza personale che rivela la “faccia oscura” di Wikipedia e che fa capire le vere ragioni della crisi probabilmente irrevocabile attraversata dalla più famosa enciclopedia online del mondo: per ammissione dello stesso fondatore Jimmy Wales, infatti, Wikipedia sta perdendo sempre più la fiducia delle persone, come dimostra il fatto che sta velocemente diminuendo il numero di coloro che sono disposti a  scrivere o aggiornare le voci. Perché succede questo? Disaffezione? Stanchezza? “Fannullonismo” virtuale di brunettiana ascendenza? No.  Io credo stia nel fatto che, come ho potuto verificare direttamente,  Wikipedia è ormai in mano ad una burocrazia di censori, che stanno uccidendo i concetti di libera circolazione delle idee e collaborazione che sono (forse dovrei meglio dire: che erano) alla base della sua popolarità.

Veniamo ai fatti. Dal 2005 sono titolare della    cattedra di Humanistic Management    dell’Università di Pavia, un campo di studio e di applicazione pratica che si è sviluppato in Italia a partire dagli anni 90, a partire dalle discussioni svoltasi per sette anni intorno alla rivista    Hamlet    da me fondata e diretta. Si tratta, ne abbiamo parlato tante volte qui,  di una disciplina che si contrappone al paradigma dominante dello scientific management e cerca nuove strade per interpretare l’impresa e la società: quelle del sensemaking, dello storytelling, del ritorno al patrimonio umanistico peculiarmente italiano ed europeo rinvigorito dall’utilizzo delle nuove tecnologie della comunicazione e dal social networking. Non entro nel dettaglio di tutto quello che è stato espresso in questi anni (per chi volesse approfondire, rimando alla       sezione humanistic management      del sito dedicato) e sul livello delle personalità che hanno contribuito al suo sviluppo: i nomi dei novantanove co-autori de Le Aziende InVisibili che si possono leggere nella colonna in basso a destra di questo blog credo siano più che sufficienti, anche se ne potrei aggiungere altri, che vanno da Milo Manara a Domenico De Masi passando per il Premio Nobel Wislawa Szymborska.

Ebbene, qualche giorno fa mi accorgo che la voce Humanistic Management di Wikipedia (scritta, lo preciso, non da me, già alcuni anni or sono) riporta dati aggiornati al 2007: preso da zelo cooperativo mi impegno quindi a completare la voce aggiungendo quanto è stato fatto da quella data ad oggi (fra cui il progetto delle Aziende InVisibili, che comprende, oltre al libro, questo blog e una Web opera). Con mia grande sorpresa nel giro di pochi minuti l’aggiornamento della voce viene bloccata perché qualcuno, il sedicente signor “Veneziano”, ha espresso un dubbio di irrilevanza enciclopedica.

Scrivo dunque a questo censore che ha evidentemente il potere di oscurare una voce a suo insindacabile giudizio e mi viene risposto quanto segue: “Il problema in relazione alla voce  è relativo proprio alla potenziale enciclopedicità informativa del tema di cui la voce parla, non certo alla sua qualità intrinseca. Un approccio manageriale che, dalla voce stessa, risulterebbe essere prevalentemente focalizzato sull’attività di una singola cattedra universitaria, probabilmente (e indipendentemente, sia chiaro, dal merito dello stesso) rischia di non configurare un livello di    enciclopedicità generalista      (Wikipedia è un’enciclopedia generalista!) chiaro. Ed in effetti anche le fonti bibliografiche inserite sembrano essere sempre o quasi sempre legate allo stesso autore collegato alla cattedra suddetta. Su Wikipedia conta la referenziabilità dei temi tramite fonti “secondarie” terze rispetto a chi ha sviluppato una teoria/modello: ovviamente l’uso di fonti autoriferite (indipendentemente dalla qualità delle stesse) può rappresentare un forte limite rispetto alla policy sulle fonti terze. Ad esempio, non si rilevano (o almeno, non sono riportate in voce) fonti scientifico-economiche estere che parlino nello specifico di questa corrente di studi per come rappresentata dalla parte sulla diffusione in Italia. La risoluzione del dubbio di enciclopedicità potrebbe passare ad esempio anche dalla segnalazione di una significativa produzione scientifica internazionale in merito allo specifico dell’approccio presentato”.

Che stranezza, è la mia prima reazione, i liberi pensatori di Wikipedia, l’enciclopedia democratica costruita dal basso, utilizzano gli stessi parametri dell’Enciclopedia Britannica. Per validare una voce non basta la competenza di chi scrive, occorre la Certificazione dell’Esperto. Un approccio prettamente tayloristico: altro che intelligenza collettiva, qui occorre rispettare la Gerarchia Ufficiale del Pensiero Unico Consolidato dalla Tradizione e dall’Accademia. Chi l’avrebbe mai detto…

Comunque, focalizzazione su una sola cattedra e mancanza di fonti secondarie a sostegno dell’interesse dell’argomento. Queste le motivazioni addotte per la cancellazione. In una parola, eccesso di autoreferenzialità.   Benissimo. Rispondo sottolineando innanzitutto il fatto che all’elaborazione del         Manifesto dello Humanistic Management      hanno partecipato docenti provenienti dalle università di Roma, Milano, Venezia, Torino, Pisa, solo per citarne alcune, dove è tuttora materia di insegnamento. Inoltre produco una lista piuttosto nutrita di fonti secondarie di varia natura (file video, audio e testuali) che certificano come lo Humanistic Management abbia suscitato interesse e dibattito in moltissimi ambiti culturali, economici e artistici (riporto in nota la lista prodotta)[i].

Ma non c’è niente da fare: l’ineffabile e onnipotente, direi anzi ormai il Grande Inquisitore Veneziano, mi risponde che tutte queste non sono fonti terze: “a parte le recensioni dei libri o i cortometraggi, puoi indicare della letteratura scientifica in journal peer-reviewed internazionali di economia e management”? Come a dire: puoi produrre fonti espressioni dello scientific management che attestano la validità dello humanistic management (che programmaticamente gli si contrappone?). In pratica, come chiedere ad un buddista di attestare il dogma dell’infallibilità del Papa. Insomma un dialogo fra sordi. Non mi resta che chiedere a Veneziano se esiste un livello superiore di giudizio cui poter sottoporre il caso. Con un certo fastidio, mi viene risposto che in Wikipedia la discussione è libera (sic!) e che posso parlarne al “Bar di Economia”. Lo faccio, anche se rilevo che nel frattempo la (discutibile) opinione di un utente pregiudizialmente ostile può bloccare un intero aggiornamento proposto da chi si occupa del tema da vent’anni: una logica di “libera collaborazione” che forse sarebbe ben compresa da Kafka e dai burocrati che popolano il suo Castello, ma che a me sfugge. Ma se ne può discutere al “Bar di Economia”! Certo,  sempre in omaggio al criterio smithiano-tayloristico della divisione del lavoro, cui lo Humanistic Management contrappone un concetto di   metadisciplinarietà    e     creatività    basata su intersezioni di discipline diverse. Immagino che accoglienza potrà ricevere in quel club così evidentemente “scientifico”.

Comunque adesso la mie richiesta è là, al     Bar di Economia. Spero si stia ubriacando in compagnia di qualche bellezza virtuale, almeno tutto questo avrà avuto un senso. Io nel frattempo alzo bandiera bianca di fronte a questo muro di, come definirlo: ottusità,  incompetenza, arroganza, ostilità preconcetta, abuso di potere, delirio burocratico online, taylorismo panottico 2.0? Fate voi. Ma se questo è l’attuale modus operandi degli emanuensi di Wikipedia, per la (ex) libera enciclopedia il 2012 è davvero vicino.


[i] Comunque ecco una lista spero sufficiente di fonti terze che si sono occupate di humanistic management:

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/shakespeare-forever/206464

Shakespeare Forever, di Rita Cirio, 5 febbraio 2009: Recensione su L’Espresso

Presentazione de Le Aziende InVisibili alla Triennale di Milano: Video con Luigi Serafini:

http://www.youtube.com/user/Minghettim#p/a/1A22B4ED18389E6A/1/Gypdvpti5Kw

Video con Francesco Morace:

http://www.youtube.com/user/Minghettim#p/a/1A22B4ED18389E6A/1/Gypdvpti5Kw

Video con Giulio Sapelli:

http://www.youtube.com/user/Minghettim#p/c/1A22B4ED18389E6A/3/4TkqfpkMfHE

Video con Alessandro Zaccuri:

http://www.youtube.com/user/Minghettim#p/c/1A22B4ED18389E6A/4/5Kp52XEz7c8

Video con Armando Massarenti:

http://www.youtube.com/user/Minghettim#p/c/1A22B4ED18389E6A/5/7SaeWPSJS34

Recensione di Elisabetta Buciarelli su Booksweb:
http://www.youtube.com/user/Minghettim#p/a/u/2/kE5Qlms3QWE
Cortmetraggio di Adelchi Battista tratto da Le Aziende Invisibili:
http://www.youtube.com/watch?v=xJLk1KjOiXQ&feature=channel_video_title
Cortometraggio dell’Accademia della Comunicazione tratto da Le Aziende InVisibili:
http://www.youtube.com/watch?v=kEohphmX6Yw&feature=channel_video_title
Cortometraggio di Luca Lisci tratto da Le Aziende InVisibili:
http://www.youtube.com/watch?v=78lB3YfFHTA&feature=channel_video_title
Cortometraggio di Palmacci tratto da Le Aziende InVisibili: http://www.youtube.com/watch?v=ORxK6nzRXMc&feature=channel_video_title
Cortometraggio di Roberta Cirillo tratto da Le Aziende InVisibili: http://www.youtube.com/watch?v=LF3B6zGgR1o&feature=channel_video_title
http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2011/07/13/da-le-aziende-invisibili-a-la-mente-invisibile/ Recensioni e discussioni sul sito letterario de L’Espresso
Recensione de La mente Invisibile su Shenoir http://www.shenoir.com/la-mente-invisibile_sn_422.html
http://marcominghetti.nova100.ilsole24ore.com/2011/08/la-summa-narratologica-e-tecnologica-de-la-mente-invisibile-di-cristina-marelli.html Recensione di Cristina Marelli
http://marketingarena.it/2008/03/10/il-management-da-amleto-a-calvino-e-oltre/ Intervista a Marco Minghetti, su Marketing Arena: IL MANAGEMENT DA AMLETO A CALVINO, E OLTRE
http://humanisticmanagement.it/indipendente01042007.pdf Articolo: Quando il manager impara da Shakespeare, “L’Indipendente”, 1 aprile 2007
http://etaslab.corriere.it/dynuni/dyn/Catalogo/13409_Johansson_Effetto-Medici.jhtml Frans Johansonn, Effetto Medici. Innovare all’intersezione tra idee, concetti e culture, Etas, Milano, 2006 (leggi la scheda del libro e la postfazione: Un approccio umanistico alla creatività. Conversazione con Frans Johansonn, di Marco Minghetti e visita il sito ufficiale dell’edizione originale del libro)
http://scritture.blog.kataweb.it/francescamazzucato/2007/03/04/nulla-due-volte-il-management-attraverso-le-poesie-di-wislawa-szymborska/ Francesca Mazzucato, Recensione a Nulla due volte, 4 marzo 2007.
http://humanisticmanagement.it/varchetta.html Giuseppe Varchetta, Recensione a Nulla due volte, in “FOR, marzo 2007.
http://www.bombacarta.com/2007/02/24/szymborska-una-pressante-ingenuita/ Paolo Pegoraro, Szymborska. Una pressante ingenuità, in “BombaCarta – Associazioni di esperienza e riflessione creativa”, 24 febbraio 2007.
http://humanisticmanagement.it/gaiarin.html Nicola Gaiarin, Nulla due volte: Poesie in orbita nel cosmo aziendale, in “Persone e conoscenze”, 14 gennaio 2007.
http://archiviostorico.corriere.it/2005/aprile/15/Humanistic_management__cl_0_050415065.shtml Meno numeri e più idee, la poesia parla ai manager, in “Corriere della Sera”, 15 dicembre 2006.
http://www.marcominghetti.com/wordpress/wp-content/uploads/2011/10/studio-nomisma.pdf Studio Nomisma sulla creatività. Giugno 2005. Manifesto citato a pagina 7
http://personeedeconomia.blogspot.com/2007/05/rgesrhrythsry.html Presentazione del Manifesto dello Humanistic Management su Persone ed economia, 5-2007
http://www.futureconceptlab.com/htm/hh/hots/06_dec.htm Future Concept Lab, recensione a Nulla due volte. Il management attraverso le poesie di Wislawa Szymborska, 6 dicembre 2006.
http://www.vegajournal.org/content/archivio/35-anno-i-numero-1/58-per-un-nuovo-stile-di-managerialita Recensione su Vega
http://www.key4biz.it/cgi-bin/key4biz/stampa.cgi?id_testo=031017775063069051395046767 Alessandra Gonzales, Televisione e teatro in azienda, in “Key4biz – Knowledge for Business”, 6 settembre 2006.
http://www.nextonline.it/archivio/19/23.htm Enrico Bartolino, Ironia al potere o il potere dell’ironia, “NEXTonline”.
http://www.ilcantieredellimpossibile.it/Home%20page/Editoriali/Il%20management%20tra%20frastuono%20e%20silenzio.pdf Claudio Baccarani, Gaetano M. Golinelli, Il management tra frastuono e silenzio (PDF).
http://www.connecting-managers.com/index.jsp?doc=1033 “Connecting Managers”, settembre 2005.
http://humanisticmanagement.it/Corriere13092005.pdf “Corriere della Sera”, 13 settembre 2005 (PDF).
http://www.festivaldellamente.it/ospiti/minghetti.htm “Festival della mente”, 3 settembre 2005.
http://humanisticmanagement.it/Cisl.pdf “Cisl – Relazione della Segreteria Nazionale APQ al 2° Congresso”, Firenze 20-22 maggio 2005 (PDF).
http://humanisticmanagement.it/Repubblica19052005.pdf “La Repubblica”, 19 maggio 2005 (PDF).
http://www.lastampa.it/_settimanali/ttl/estrattore/Tutto_Libri/art.asp “La Stampa Web”, 14 maggio 2005.
http://www.techrev.it/technologyreview/index.php?p=article&a=351 “Technology Review.it”, marzo 2005.
http://www.altalex.com/index.php?idstr=4&idnot=1789 Etica e governance, “Altalex”, 25 marzo 2005.
http://humanisticmanagement.it/fahrenheit.mp3 “Fahrenheit – Radio 3 Rai”, 23 marzo 2005 (MP3).
http://humanisticmanagement.it/fahrenheit.mp3 “FERPI Notizie”, febbraio-marzo 2005.
http://humanisticmanagement.it/Art.Gaiarin.pdf “Persone e Conoscenze”, febbraio 2005 (PDF).
http://www.knowlab.com/metakappa/blog.php?ip=100110845307000 “Metakappa – Knowledge Ecosystem Blog”, 15 febbraio 2005.
http://humanisticmanagement.it/Ispernotizie0205.pdf “Isper Notizie”, febbraio 2005 (PDF).
http://humanisticmanagement.it/Ispernotizie0205.pdf “GR1 RAI”, 20 dicembre 2004 (MP3).
http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=544778&chId=30&artType=Articolo&back=0 “Ilsole24ore.com”.
http://humanisticmanagement.it/20041207provinciadilatina.pdf “La Provincia di Latina”, 7 dicembre 2004 (PDF).
http://www.labitalia.com/articles/Formazione%20e%20scuola/7610.html “Adnkronos”, 7 dicembre 2004.
http://humanisticmanagement.it/20041103provinciapavese.pdf “La Provincia Pavese”, 3 novembre 2004 (PDF).
L’impresa La rivista italiana che per prima ha lanciato il Manifesto dello humanistic management. Il primo articolo è apparso sul fascicolo di novembre-dicembre 2004 (“Manifesto dello humanistic management”). Gli articoli successivi sono usciti sul fasciolo di gennaio-febbraio 2005 (“Un made in Italy organizzativo”), marzo-aprile 2005 (“L’umanesimo come progetto”), maggio-giugno 2005 (“La tecnologia e la teoria delle reti”), luglio-agosto 2005 (“Una nuova éducation sentimentale per il manager…”), luglio-agosto 2005 (“Sindromi e vizi capitali dei manager quarantenni”), marzo-aprile 2006 (“L’occhio indiscreto sulla tribù aziendale”), settembre-ottobre 2006 (“Fra scientific e humanistic education”) e novembre-dicembre 2006 (“Dalla poesia all’apprendimento organizzativo”).
Giampaolo Azzoni, Il lavoro della sabbia. Su “Vista con granello di sabbia” di Wisława Szymborska. Contributo per il volume: Fabiana Cutrano / Marco Minghetti (eds.), “Nulla due volte. Il management attraverso le poesie di Wisława Szymborska”, Milano, Scheiwiller, 2006: www.unipv.it/deontica/opere/azzoni/sabbia.doc
Andrea Granelli, Il poeta e il colonnello in “Nulla due volte. Il management attraverso le poesie di Wislawa Szymborska” di Marco Minghetti e Fabiana Cutrano (Scheiwiller, 2006):http://www.agranelli.net/DIR_rassegna/LIBRO_NullaDueVolte.pdf
Piero Trupia commenta 16 Episodi de Le Aziende InVisibili: http://marcominghetti.nova100.ilsole24ore.com/genius-loci-e-sregolatezza/
FICTION FACTORY. ROMANZI AUTOMATICI, AZIENDE INVISIBILI, AUTORI DEBOLI di Francesco Varanini: http://www.bloom.it/vara150.htm Romanzo individuale e Romanzo collettivo, di Marco Minghetti:
http://marcominghetti.nova100.ilsole24ore.com/2008/10/romanzo-individ.html
La sottile iperbole di Ersilia, di Luciano Canova: http://marcominghetti.nova100.ilsole24ore.com/2008/11/la-sottile-iper.html

Il gioco della letteratura, di Massimo Pietroselli: http://marcominghetti.nova100.ilsole24ore.com/2008/01/il-gioco-della.html / Le Aziende InVisibili viste da Gianluca Garrapa:http://marcominghetti.nova100.ilsole24ore.com/le-aziende-invisibili-viste-da-gianluca-garrapa/

 

  • Guglielmo Rinaldini |

    Wikipedia ha censurato in 24 ore le pagine di due piccoli partiti italiani di destra, il Nuovo Msi, per motivi propagandistici, e Monarchia e Libertà. Ha censurato le aggiunte alle pagine Gladio e Stay Behind fatte in modo pertinente e corredate da fonti solo per motivi di faziosità politica. Ha tenuto in vita una pagina sul DSSA antiterrorismo in inglese ma sembra scritto da un italiano solo a scopo diffamatorio della struttura, quando abbiamo aggiunto elementi positivi quali l’archiviazione delle accuse o il giudizio positivo dell’avv. Taormina la pagina è stata cancellata per mancanza di fonti (esistono centinaia di articoli). Circa le loro opinioni sono Vangelo anche le più ridicole. Le pagine Private Placement e Hyigh Yield che dovrebbero essere fotocopiate in realtà nel secondo caso confondono il piano finanziario con il MLM. Definiscono il Milazzismo alleanza centro-destra e centro-sinistra ma era alleanza PCI-MSi. Qualsiasi cosa scriviate un talebano e li pronto a cancellare. Da Codice Penale.

  • Marco.Minghetti |

    @rendo: che novità! l’ennesimo commento vigliaccamente anonimo di chi nasconde la sua reale ignoranza parlando arrogantemente a vanvera di pseudodiscipline di cui non capisce nulla! Nel caso di specie senza essersi evidentemente degnato poi di leggere gli interventi di chi lo ha preceduto e quindi rendersi conto fra le altre cose che Wikipedia mi ha dato ragione inserendo la voce Humanistic Management con modalità che abbiamo condiviso anche grazie alla civile discussione nata dal mio post.

  • rendo |

    Che novità! l’ennesimo orgoglio ferito che viene a sfogarsi sul suo blog di non essere stato trattato da dio o da profeta su Wikipedia. Ma che cosa si aspettava? interviene mettendo il suo nome dappertutto e solo perché è Minghetti (chi?) pensa che un sistema non debba intervenire per autotutelarsi dall’esso di vanaglorificazione del soggetto?
    Il fatto che “Humanistic management” non sia sulla wikipedia inglese è già la dimostrazione di quanto si tratta in definitiva del “nulla acclarato” (l’ennesima pseudodisciplina creata per giustificare docenze e stipendi dentro il mondo universitario).

  • Andrea Zanni |

    Marco, l’avviso l’ho tolto io: abbiamo convenuto che le fonti e la bibliografia attestassero la rilevanza enciclopedia dello HM, di cui nessuno di noi sapevo nulla (e per cui volevamo vedere il cammello). Detto questo, si, WP dovrebbe essere più accogliente verso i nuovi arrivati, spesso, e trovare il modo di dialogare maggiormente con gli esperti, che sono le persone che di più avrebbe bisogno su determinati temi (se il problema è di qualità avrò bisogno di più esperti in nicchie diverse, che mi aiutino a approfondire certe tematiche). Ma resto convinto che ci sia un grosso, enorme problema soprattutto là fuori, fuori da Wikipedia, e che gli esperti tendano a fare parte del problema. Perchè è stattisticamente rilevante il numero di persone (come te) che ne sanno a pacchi di un certo argomento ma che portano dentro WP una “cultura” che Wikipedia rigetta, fatto di “io ho un PHD e tu no”, “lei non sa chi sono io”, “se mantenete/non mantenete questa cosa vi denuncio”, ecc. L’autorità in WP è stata sostituita dall’autorevolezza, non importa chi sei ma ciò che dici, e come lo dici. La voce dello HM è sicuramente migliorata, ma soffre ancora di autoreferenza e promozione (chiunque che non sia Marco Minghetti può andare a leggerla e per favore dirmi se è una mia impressione oppure no). Il fatto di non far scrivere certe voci ai diretti interessati è una norma di buon senso che cerca di evitare quei “systematic bias” insiti in ogni persona quando parla di un argomento a cui è troppo legato. Io per es. non scrivo mai niente su Berlusconi, so che la mia frustrazione non mi farebbe scrivere bene. Per cui io continuo a ribadire che se i wikipediani devono meditare ancora di più dovrebbero meditare tutti coloro che WP la utilizzano tutti i giorni ma quando poi ci entrano sono scandalizzati da come si fa. Wikipedia è come una salsiccia, è buona ma viene fatta così, prendere o lasciare. Consiglio a Minghetti: chiedi a qualcuno (un collega, un “avversario”) di dare un’occhiata la voce e correggerla, o almeno darti un feedback spassionato. Non vorrei che prima o poi un altro wikipediano ripassi e si renda conto che la voce così non va bene e metta altri “avvisi”. Io (parlo per me) mi sono già stancato e dato che qui siamo tutti volontari no credo ci metterò più mano. Saluti!

  • Marco.Minghetti |

    Mi corre l’obbligo (ma è un obbligo cui adempio con molto piacere) di segnalare che da ieri è stata rimossa l’eccezione di “irrilevanza” espressa da Wikipedia sulla voce Humanistic Management un paio di settimane fa, episodio da cui è scaturita questa lunga e per molti aspetti infuocata conversazione. Di più: grazie alla collaborazione dei Wikipediani, la voce è attualmente molto più ricca rispetto all’aggiornamento da me inizialmente proposto. Ne sono felice non solo per il fatto in sè, ma perchè dimostra che la comunità di Wikipedia è composta da persone non solo in buona fede, ma serie e coerenti con i propri principi. Mi permetto, sommessamente e per l’ultima volta, di sottolineare quella che, per i motivi già tante volte qui ribaditi, è a mio avviso l’urgenza per Wikipedia di trovare i modi per combinare questa serietà, questa grande passione e disponibilità a fornire un servizio pubblico importantissimo con un ripensamento di processi di funzionamento e politiche di inclusione/esclusione che dopo dieci anni di successi inevitabilmente richiedono di essere aggiornati. In questo senso, anche le riflessioni e la proposte emerse nel corso di questo dibattito possono credo essere di una qualche utilità.

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