A che punto è la rivoluzione del Management 2.0? Una visione d’insieme

Una panoramica delle principali statistiche sull’evoluzione del  Management 2.0

Fin dalla nascita di questo blog, ci siamo focalizzati sulla trasformazione delle organizzazioni in Social o Collaborative Organization, ovvero sul passaggio dal tradizionale paradigma del Management 1.0 (Scientific Management) a quello del Management 2.0 (Humanistic Management), con particolare riferimento all’impatto sui processi HR. Poichè ci avviamo verso la fine dell’anno, è giunto il momento di fare qualche bilancio. Così, mentre stiamo proseguendo nella pubblicazione di case history di aziende italiane eccellenti, vale la pena di fare il punto su come si sta evolvendo  la situazione a livello internazionale. Ecco dunque una sintetica panoramica di come appare agli occhi dei più accreditati Osservatori mondiali:

due terzi delle imprese stanno utilizzando la tecnologia sociale per il marketing e le funzioni correlate. Il 37% ritiene che i social media verranno regolarmente utilizzati in tutti i processi aziendali. Il 9% ritiene che l’intera organizzazione sarà completamente integrata in chiave social – AIIM Report 2012;

il 79% delle aziende usa, o prevede di utilizzare a breve, i social media. I manager di circa la metà delle aziende che sono state classificate come ‘efficaci’ nel loro modo di usare i social media ha affermato che sono parte integrante della strategia d’impresa – Harvard Business Review Analytics Services;

il 59% delle aziende utilizza i social media per interagire con i clienti, il 49% per fare pubblicità, e il 35% per cercare nuovi clienti. Il 30% usa i social media per svolgere ricerche su concorrenti e nuovi prodotti. La metà, però, non raccoglie alcuna informazione attraverso i social media – Stanford Business  2012 Social Media Survey;

il 46% delle aziende a livello mondiale  prevede di aumentare gli investimenti nei social media nel 2013. Tuttavia, solo il 22% dei quadri intermedi si sente pronta ad inserire correttamente i social media nel proprio lavoro – IBM 2012 Social Business Study;

il 52% dei dirigenti sostiene che l’attività svolta tramite i social media è importante per le loro società. Per l’ 86% sarà di vitale importanza nell’arco di tre anni. Il 28% dei CEO ritiene che il social business è di vitale importanza per le loro organizzazioni, circa il doppio del tasso di CFO e CIO – MIT Sloan Management Review 2012 Social Business Global Executive Study;

il 71% delle aziende sostiene di fornire assistenza clienti attraverso i social media. Il 18% di gestire più di un quarto di tutte le attività di customer care in questo modo – SAP and Social Media Today Report;

i progetti di CSR delle aziende coinvolgono meno della metà della forza lavoro e il 96% degli investimenti sulle tecnologie social focalizzate verso gli stakeholder interni ed esterni non sono connessi, nonostante sia evidente il Ritorno sugli Investimenti derivante dalla loro integrazione -Social Business Council 2012 Engagement Study;

il 27% delle aziende hanno personale specificamente dedicato ai social media all’interno della loro organizzazione. Nell’83% dei casi, le unità organizzative specificamente dedicate sono gestite da 3 persone o meno – Ragan Communications and NASDAQ OMX Survey.

Tre approfondimenti: Nielsen, McKinsey, Gartner

Secondo il Social Media Report 2012 di Nielsen, appena pubblicato,  i consumatori passano sempre più tempo  sui social network che su qualsiasi altra categoria di siti. Trascorrono il 20% del loro tempo totale online tramite personal computer (PC) e il 30% via cellulare o mobile. Nielsen ha rilevato inoltre che il tempo totale speso sui social media negli Stati Uniti tra PC e dispositivi mobili è aumentato del 37% arrivando a  121 miliardi minuti nel mese di luglio 2012, rispetto agli 88 miliardi del luglio 2011. Infine, Facebook è ancora l’asse portante del social web essendo il più visitato social network negli Stati Uniti tramite PC (152.2 milioni di visitatori) e di applicazioni mobili (78,4 mil).

Secondo McKinsey (The Social Economy: Unlocking Value and Productivity through Social Technology, Luglio 2012) il valore ancora inespresso della Social Economy è pari ad almeno 1300 miliardi di dollari e attraversa tutti i principali processi aziendali, con particolare riferimento a quelli relativi all’emersione, condivisione e sviluppo della conoscenza.

Il Rapporto Magic Quadrant di Gartner del Settembre 2012 evidenzia infine i seguenti trend:

La convergenza tra interno ed esterno è una realtà. I prodotti  cominciano a coprire business case sia sui dipendenti che sui clienti;

Forte consolidamento. I grandi player tradizionali (IBM, Microsoft, TIBCO, SAP, Oracle, VMWare, Cisco, Novell) sono scesi in campo con forza, tutti gli altri hanno virato radicalmente la propria strategia verso il social inserendo questa componente in tutti i propri prodotti (SAP ed Oracle) o ponendosi come abilitatori della comunicazione tra le applicazioni di business e gli utenti (Tibco). Yammer, acquistato da Microsoft, è in ascesa;

Ora tutti fanno social software: anche chi è nato nei settori attigui dell’Enterprise Content Management (OpenText, Liferay), dell’Enterprise Application Integration (Tibco), della Unified Communication and Collaboration (Cisco), del Talent Management and Learning (Saba), del software enterprise tradizionale  (SAP ed Oracle), del CRM (Salesforce.com).

La rivoluzione del Management 2.0 è ormai in dirittura d’arrivo: la vostra organizzazione è pronta?

Un paio di conclusioni emergono da questo elenco di dati. La prima  è che le più importanti istituzioni del mondo stanno lavorando molto attivamente per capire l’uso e l’efficacia dei social media per le imprese. Fra queste si contano le principali università e think tank tra cui Stanford, Harvard, MIT e molti altri. E’ probabile che questo enorme sforzo aiuterà i decisori e gli strateghi aziendali ad avere una visione
ancora più chiara sulla ineluttabilità della transizione dal Management 1.0 al Management 2.0 e su come procedere per realizzarla.

La seconda è che le organizzazioni sono chiaramente nel bel mezzo di questa transizione. La maggior parte ha fino ad ora sperimentato e alcune hanno iniziato il viaggio verso una completa trasformazione. Ma quelle che ancora non si sono mosse per nulla si trovano ad appartenere ad una netta minoranza per la prima volta da quando i social media sono apparsi sulla scena.

Infine va rilevato che le statistiche di cui sopra  sono solo la punta di un iceberg ancora in gran parte invisibile, poiché spesso le aziende sono riluttanti a rendere disponibili dati sensibili per la presa di decisione su dove investire con i social media, soprattutto quando si sentono ancora in ritardo  rispetto a quella che è ormai si può definire come una delle più grandi rivoluzioni della storia del Management.