Il sacerdote e il kamikaze

di Gian Paolo Serino

Il nuovo romanzo di Daniela Rossi, tra le voci narrative più interessanti e vivaci e degli ultimi anni, è un urlo sommesso ad un mondo sommerso ed emerso. Quello delle ipocrisie celate da convenevoli sociali, da sentimenti caduci come il sentimentalismo da real(ity) opera. Quello di doppi petti emotivi pronti a (e)straniarsi per dimenticare realtà e coerenza, cuore e umano. Non è una deriva dei sentimenti quella di Daniela Rossi ma la radiografia esausta ma vitale di un piccolo mondo che all’antico ha sostituito l’attico.

Si dimentica la ricchezza dell’essere per esserci, si sostituisce il fare al farsi, il teatro alla scena e l’osceno, cioè che dall’etimo greco è “fuori dalla scena”, diventa una passerella esistenziale di spettatori che applaudono muti ed inermi ad un quotidiano che divora.
Piccolo capolavoro da minimalismo americano, con tredici storie che convergono in un romanzo metanarrativo dove il corale diventa un io narrante che non trova requie se non nell’inchiostro. Piccole vite, vituperate dal nulla reiterato, obliterato, rateizzato. Come in un comdom(inio) di piccole speranze perdute i protagonisti del romanzo sono (in)consapevoli kamikaze di se stessi.
Dopo l’esordio de “Il Mondo delle cose senza nome” – romanzo di straordinaria sensibilità da cui l’anno scorso è stata tratta la fiction Rai con protagonista Elena Sofia Ricci e dopo la riconferma de “Il merlo indiano”, questo terzo libro di Daniela Rossi racconta le zone d’ombra del nostro vivere quotidiano.
I nostri balbettii esistenziali, la vita ridotta a chiacchiera da salotto, ad anticamera del consenso come fuga dal reale.
“Il sacerdote e il kamikaze” indaga la piccolezza di uomini e donne che vivono la propria meschinità come dimostrazione di equilibrio, le proprie paure come forza. Si sopravvive perché facciamo finta. Daniela Rossi lo sa e non ha paura di raccontarcelo.

Daniela Rossi
Il sacerdote e il kamikaze
Salerno editrice, pp. 124, euro 12

In collaborazione con la rivista

Satisfiction, ideata e diretta da Gian Paolo Serino, la puoi trovare su www.satisfiction.org e sul blog http:satisfiction.menstyle.it, tra i Gruppi Facebook  e My Space

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