Il diffondersi dei media digitali, e l’affermarsi dei nuovi stile di comunicazione interattiva è il fenomeno più eclatante della società e dell’industria culturale dell’inizio del nuovo millennio. Oggi gli Ipad, gli eBook, così come gli Smartphone, e i Tablet Pc, sempre connessi a Internet, sono i “nuovi strumenti del comunicare” e assediando sempre più da presso il regno della “carta stampata” gutenberghiana. Ma la nuova “cultura digitale”: l’affermarsi di uno stile della comunicazione orientato all’interazione, alla produzione di contenuti e alla condivisione – è stato accompagnato, durante gli ultimi vent’anni, dall’affacciarsi sulla scena di una nuova forma evolutiva dell’Homo sapiens i “nativi digitali”. Ma ch sono i nativi digitali? Come Comunicano? Come si relazionano al sapere? Esiste in un intelliegenza digitale ? Nati e cresciuti all’ombra degli schermi interattivi, i Nativi sono simbionti strutturali della tecnologia, e le “protesi tecnologiche” che utilizzano fin da bambini, sono parte integrante della loro identità individuale e sociale. Fin da piccoli videogiocano, hanno un blog, e comunicano sui sociale network come Facebook o My Space. E’ con questa “specie in via di apparizione” che dovremo confrontarci noi “immigranti digitali”. Non sono “nuovi barbari” … sono i nostri figli e sono semplicemente diversi. Il mio libro si propone di rispondere a queste domande e di aprirne di nuove.
Paolo Ferri
Paolo Ferri, Nativi Digitali, Bruno Mondadori, pp. 224