di Brain 2 Brain*
Prosegue la sintesi dell’evento Rizom@, organizzato da Brain 2 Brain (http://brain2brain.ning.com) su Second Life il 15 aprile 2010 , in collaborazione con la Long Island University, sulle convergenze e le connessioni fra arte e scienza.
Chiara Passa – studi artistici, Accademia di belle arti e un master in nuovi media audiovisivi – progetta le sue opere combinando vari mezzi e si occupa di net art.
Parte dall’ animazione, proseguendo con la video installazione interattiva, soprattutto in spazi pubblici e la net art (progetti interattivi, geomapping, blog art).
Nel 1997 inizia con l’animazione con esperimenti di decontestualizzazione del mezzo in cui il rapporto con l’arte è sempre fortemente collegato alla tecnologia per poi approdare alla video installazione dove si cerca il coinvolgimento dello spettatore spingendolo a confrontarsi con un’altra spazialità e proiettandolo anche all’interno del computer stesso.
Il luogo di queste video installazioni è autonomo e si muove oltre le proprie funzionalità (Chiara lo definisce “super-luogo” in antitesi al non-luogo) e lo spettatore ne diventa il protagonista.
Un esempio di arte digitale portata negli spazi pubblici è quella attivabile su chiamata nelle cabine telefoniche che espongono un apposito adesivo di un progetto di Chiara dove sono indicati i numeri telefonici attraverso i quali poter ascoltare una decina di storie relative all’arte digitale.
Un altro esempio è la proiezione di un filamento di DNA sulla torre di Pisa, un’opera interattiva (“Replicating architecture”) in cui la texture si autoreplica generando vari patterns grazie all’utilizzo di feed relativi a vari siti di net art che si trasforma in questa texture di dna.
In un’altra video installazione – “Speaking at wall” – lo spettatore può creare la propria personale dimensione attraverso la voce che rimodella lo spazio attorno a lui (il risultato è autogenerato dalla voce).
In “Over the limbo” Chiara combina il mondo reale con quello di Second Life in un’unica dimensione dove gli utenti possono dialogare con gli avatar.
Dal 2005 Chiara Passa porta avanti il progetto “Ideasonair” (blog art) dove lei ogni mese posta un’idea per la realizzazione di opere d’arte inerenti a questa idea.
Le opere di ideasonair si possono trovare sul sito in 3 fasi: una in cui l’idea è compiuta, contrassegnata dal colore verde, arancione quando l’idea non è ancora matura, rosso per lo stato primordiale.
Per ideasonair le idee “girano attorno alla Terra” attraverso una “factory virtuale” e vengono condivise; in tal senso, ideasonair è un’opera d’arte concettuale in progress e che si può trasmettere proprio come il pensiero.
Chiara ci ha detto che il suo rapporto con la scienza non è diretto, anche se ci sono state delle “suggestioni” – dalla teoria quantistica a quella delle stringhe (le micro-dimensioni) – mentre attinge molto di più dalla filosofia e dal linguaggio minimale e concettuale.
Ideasonair vuole far emergere una figura dell’artista che “esce fuori” dal suo studio e condivide le sue opere.
Un’opera ancora in itinere è la “Mappa delle idee” fatta con le API (Application programming interface) di Google Earth, che rileva per il mondo dei “pensieri random” generati automaticamente dai post tramite twitter per 12 ore al giorno a partire dalla mezzanotte.
Tali pensieri si “mescolano” ad un database di parole chiave.
Infine, Chiara ci ha parlato di esperimenti con la realtà aumentata – “Live architecture – Meta Motus” – un’installazione che reagisce ai movimenti dello spettatore, ispirata alla teoria delle micro-dimensioni (teoria della super-stringhe).
* Brain 2 Brain (http://brain2brain.ning.com) è Arcana Jansma e Zygmunt Ballinger (aka Mario Esposito).