Calvino, l’androgino e I Ching.

Astrogrammi 5 – Zobeide (31 ex )

di Andrea Biggio

Contatto stimolante. Eros li ha colpiti con una freccia. Sono gli uomini che corrono a Zobeide, la città lunare e quindi femminile per eccellenza, folgorati dalla donna, per tutti la stessa, che hanno visto correre nuda di notte, in sogno. Sempre nuovi uomini, con lo stesso contatto stimolante avuto in sogno, arrivano a Zobeide, città calviniana giustamente invisibile, in cerca della donna-anima, come la chiamerebbe Jung. Il contatto del maschile con il femminile che l’uomo si porta dentro, senza saperlo, è proprio l’unione di Cielo e Terra, l’incontro dei due principi mascolino (yang) e femminino (yin).

C’è stata una scossa, uno stimolo inatteso arrivato da ciò che sembra essere altro da noi, ma è nel nostro inconscio.  Un clima fortemente emozionale sottolinea l’incontro del sogno, nel quale predominano spontaneità ed armonia tra i due principi. E’ successo qualcosa, una scarica elettrica che ha svegliato ogni sorta di sensazione e delle reazioni si propagano a catena con la velocità del lampo, quindi difficile da tenere sotto controllo. L’incontro si è prodotto in una situazione di ordine tranquillo, nella quale era difficilmente prevedibile. L’azione è rapida e discreta, ma i suoi effetti, sul futuro di questi uomini, sono difficilmente immaginabili e non possono valutarsi sul momento. E’ dunque Eros che ha scoccato la freccia? Nel mito platonico dell’androgino, separato da Zeus in due parti perché aveva osato sfidare la divinità, è proprio Eros il dio che, impietosito da queste due metà vaganti alla ricerca l’una dell’altra, decide di farle rincontrare. Eros aiuta ciascuno a trovare la propria metà tanto cercata, perché l’androgino si ricostituisca ed ogni essere vivente, sia maschio che femmina, possa portare dentro di sé la sua parte controsessuale, quella mancante, l’anima per l’uomo e l’animus per la donna. Eros ha dunque acceso il desiderio, con forti ripercussioni nella sfera emozionale degli uomini che corrono, da tutto il mondo, a Zobeide a cercare la loro metà mancante. Ma lo stimolo non dura molto, serve solo a mettere sulla buona strada. Poi, il potenziale che si sviluppa, è nelle mani di chi è stato stimolato. Spetta a lui scoprire se vi sia anche la possibilità, senza correre a Zobeide per cercare la donna fuori di sé, di valorizzare il potenziale femminino, l’anima-junghiana, che è invece dentro di sé. Il potenziale di fecondità che si sviluppa dallo stimolo rimette in marcia un movimento interiore ed animico che era fino a quel momento bloccato. Il sogno  della donna, e l’eccitazione pura che ne discende, devono dunque essere sviluppati, vivendo pienamente il momento interiore e controllando  le reazioni e gli ardori pulsionali. Il sasso è stato gettato nello stagno e i cerchi si amplificano sempre più: una pietrolina ha trasmesso ad un tranquillo lago la sveglia dal suo torpore.

L’archetipo di uno dei modi con i quali avviene l’incontro dell’uomo con la propria “anima”, così come sopra descritto, non è nient’altro che l’esagramma n° 31咸  XIAN, del Yi Jing (I Ching)  L’influenzamento, la domanda di matrimonio. Il corteggiamento. L’influsso. Inciter. Déclic. Mutual influence. Il congiungere. La potenzialità celata in questo esagramma è proprio quella di rendere fecondo l’incontro, lo stimolo improvviso. L’ideogramma che lo titola vuol dire, nei dizionari cinesi: tutti, tutti insieme. Universale, interamente. Unire, somigliante. L’etimo pittografico è costituito da un’alabarda, simbolo del sesso maschile, che copre una bocca, simbolo del sesso femminile: il maschile,”alabarda”, influenza la “bocca”, il femminile, per poterla possedere. Nella metafora dei due trigrammi che compongono la figura si può osservare che: sulla cima della Montagna c’è il Lago; tale sommità montuosa è concava allo scopo di sostenere l’acqua del lago, che a sua volta la rende feconda e la abbellisce, attraverso uno scambio armonioso. L’esagramma, dunque, evoca una situazione di contatto che attiva un influsso inatteso ed immediato. Un colpo di fulmine contiene spesso il carattere della provvisorietà, a meno che non si impari a svilupparne il potenziale. E’ il clic invisibile: attrazioni istintive, emozioni istantanee, contatti o desideri che si svegliano all’improvviso. Non bisogna farsi destabilizzare dalla reazione immediata agli stimoli. Riguarda spesso e principalmente le relazioni amorose, dove l’influenzabilità reciproca è sottile e profonda, ma può anche riferirsi ad ogni altro rapporto umano. Può essere anche un lavoro interiore sul nostro lato “controsessuale”, anima per l’uomo, animus per la donna.

La visione sintetica del Libro, soprattutto in questo caso, fa di ogni scambio un processo unico nei due sensi: “niente può influenzare se non è influenzabile”. La donna, che a Zobeide sparisce senza lasciare traccia dovrà essere recuperata, dagli uomini che la inseguono. Forse proprio attraverso il sogno e il contatto con la propria parte femminile inconscia: l’unica in grado di farli crescere più armoniosamente.