Conversazione con Mario Gerosa, di Diomira Cennamo
Sarei curiosa di sapere cosa fa Mario Gerosa in Second Life. “Studia, ma non solo. Sono delegato europeo per Edward Castronova (tra i più autorevoli esperti di comunità online, che ha lanciato un progetto di spedizioni per monitorare i mondi virtuali, denominato “Kuurian Expeditions”, ndr.), gestisco un’agenzia di viaggi da me fondata, la “Synthravels”, e sto attualmente curando i contatti con gli artisti per la mostra “Rinascimento Virtuale. L’Arte in Second Life e nei Virtual Words” (in programma al Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze dal 21 ottobre al 7 gennaio prossimi). Ho anche partecipato al concorso internazionale della Osram “The Million Linden Dollars Idea”, che ha premiato lo scorso marzo con un milione di L$ le migliori idee sulla illuminazione virtuale”. E che, incidentalmente, ha vinto insieme al suo staff.
“PS Home ha dalla sua quella di essere un mondo più ‘sicuro’, come ama ribadire la Sony. Ma la vera sfida al dominio dei Linden risiede secondo me nella personalizzazione di interi mondi da parte dell’utente. Un po’ come offrire la possibilità di crearsi un mondo a propria immagine e somiglianza. Prospettiva ancora abbastanza lontana. E’ poi stata annunciata in concomitanza con le Olimpiadi di Pechino l’uscita del nuovo mondo “China Recreation District”, che consentirà transazioni di oggetti reali (come in Ebay e Amazon). Ma non vedo per ora insidiata la leadership di Linden Lab, anche perché la forza di Second Life è nella ormai vastissima comunità dei residenti, dotata di caratteristiche ben definite”. Ne so qualcosa io, tempo fa brutalmente etichettata come ‘niubby’, nella imbranataggine dei miei primi passi in SL. Posso infatti testimoniare che esiste già in SL un gergo molto forte e diffuso, qualcosa a metà tra l’inglese informatico e il fumetto. “La grossa sfida del futuro è l’integrazione tra realtà e mondi virtuali, promessa da “Second Earth” (un’idea che Google Earth sta elaborando e che potrebbe essere applicata a certi mondi virtuali). E’ la possibilità di viaggiare in un mondo totalmente speculare al nostro. Ma per rivoluzioni culturali di questo genere c’è bisogno dei giusti tempi di metabolizzazione”.
Gli prometto che ho quasi finito. Questa chiacchierata è stata intensa quanto fugace. Ma ho ancora bisogno di sapere perché è l’avatar (come l’uomo nel primo Rinascimento) ad essere il fulcro del Rinascimento Virtuale che pare delinearsi grazie ai nuovi strumenti di creazione e relazione dispiegabili in quella che lui definisce ‘terza dimensione’. E’ poi così necessario andare in giro per il web con un alter ego? “L’alter ego è fondamentale in quanto essere autonomo, con una propria identità e personalità, che è sicuramente più interessante di quella reale. Gli avatar potranno anche diventare veri e propri attori, anzi, è già oggi possibile girare film a basso costo in SL. Il regista Berardo Carboni (“Shooting Silvio”) vuole addirittura riproporre con attori veri nel mondo reale un suo film – “Vola vola” – nato nel mondo virtuale”. Alzo le mani. Le potenzialità artistiche di un avatar sono pressoché illimitate…
E proprio sull’arte nei mondi virtuali gli chiedo a questo punto di illuminarmi. “Ne esistono tipologie diverse. La più semplice è quella che importa in SL copie di manufatti realizzati nella realtà. Poi c’è una seconda versione di arte, molto apprezzata dai critici, che consiste nel riproporre performance reali con il proprio avatar nei mondi virtuali. La terza dimensione è la più diffusa e consiste nel realizzare ritratti o immagini di scene di vita in SL. Questa ultima tipologia di arte ha due finalità: estetica e, a un livello superiore, di socializzazione”. Caspita, non credevo di aver messo le mani su tanta complessità.
Decido ora di affrontare con Mario questioni ben più prosaiche. Entriamo un po’ nell’economia dei mondi virtuali. Sappiamo che già oggi il Linden dollar, la moneta in uso in Second Life, è convertibile in dollari americani (al momento in cui scrivo un dollaro USA vale 268 L$). Linden Lab,la software house americana che ha sviluppato Second Life, fondata nel 1999 da Philip Rosedale, conta oggi più di 200 dipendenti provenienti da aziende leader nel settore. Mi piacerebbe sapere cosa pensa Mario Gerosa della possibilità di un attacco futuro alla sua leadership nel mercato dei mondi virtuali. In fondo, la grafica di Second Life è ancora molto inferiore rispetto a quella delle principali consolle da videogame. La stessa Sony sta preparando per l’autunno Play Station Home, il mondo virtuale che girerà sulla PS3.
2 – Fine
Dato tutto questo fermento mi resta allora un’ultima urgente curiosità. Come si spiega il silenzio stampa calato sui mondi virtuali e su Second Life negli ultimi tempi, visto che la Reuters, una delle principali agenzie di stampa al mondo, ha anche aperto una propria filiale in Second Life (http://secondlife.reuters.com/)? “Sono state esaurite le principali aree di interesse legate ai mondi virtuali: il sesso, il terrorismo, l’ingresso delle aziende”. Impossibile, mi dico. Non devono essersi resi conto della grande quantità di cose che stanno succedendo laggiù.
Saluto Mario, strappandogli una promessa: che sarà la nostra guida autorevole per Nòva 100 all’interno di Second Life. Del resto, già in questo primo incontro mi ha lasciato numerosi spunti da approfondire. Ma una promessa gliela faccio anch’io. Seguiremo da vicino la mostra Rinascimento Virtuale, un imperdibile esempio di integrazione tra i due mondi, quello reale e quello virtuale.