Aspettando il Forum della Comunicazione Digitale con Fabrizio Cataldi

di Diomira Cennamo

Sta per partire la terza edizione del Forum della Comunicazione Digitale, in programma a Milano (Palazzo Mezzanotte, Piazza Affari) per il prossimo 7 febbraio. Ce ne parla Fabrizio Cataldi, fondatore e amministratore delegato di Comunicazione Italiana, la società che organizza l’evento.

Gli organizzatori la definiscono “un’occasione in cui innovatori, top manager, tecnologi e comunicatori si danno appuntamento per fare network, creare opportunità di business e condividere know-how”. Da tre anni l’evento cerca, attraverso convegni e workshop, di fare il punto sullo stato dell’arte della comunicazione digitale italiana, coinvolgendo protagonisti e raccontando case histories e buone pratiche emergenti dal Web 2.0 nostrano. Quest’anno, quasi a suggerire un antidoto alla crisi economica che ancora non accenna a lasciarci, il focus è sull’“Italia che innova” attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali, puntando alla crescita dell’economia digitale. E, se è vero che Facebook – a pochi giorni dalla quotazione in borsa – catalizza 2,5 miliardi di euro di Pil nazionale (la ricerca è di Deloitte, commissionata dallo stesso social network), il discorso comincia a farsi serio. Abbiamo chiesto a Fabrizio Cataldi, amministratore delegato di Comunicazione Italiana e organizzatore del Forum, di raccontarci dell’edizione alle porte.

Di cosa si parlerà al Forum della Comunicazione Digitale e perché quest’anno “apriamo i cancelletti”?

“Apriamo i cancelletti” (è il titolo della campagna di lancio dell’edizione 2012 del Forum della comunicazione digitale, ndr) è un modo per strizzare l’occhio al social network che sta andando meglio in questo momento su Internet, Twitter, ma anche un modo per coinvolgere ancora di più i manager presenti all’evento e farlo nella maniera più attiva possibile. Un modo per porre in evidenza Twitter come sistema per far interagire tutti coloro che ci seguiranno, in sala o attraverso Internet. I partecipanti vedranno i propri commenti proiettati su quella che tradizionalmente chiamiamo la “quarta parete” e che ci accompagna ormai dal 2008. Quest’anno la novità è nella centralità degli aspetti legati alla mobile economy. Il 2012 è, infatti, l’anno del mobile. Ne parleremo soprattutto nel corso della conferenza di apertura condotta dal direttore di Panorama Economy, Giovanni Iozzia. Ma ne parleremo anche nell’incontro incentrato sulle smart cities e su come le tecnologie digitali stanno entrando prepotentemente nelle aziende e nelle istituzioni, fino a rendere più intelligente e sostenibile il nostro modo di vivere nelle città. Il Forum, poi, evidenzierà molto chiaramente il suo approccio business to business, nel parlare a tutti gli operatori del settore. I numeri dell’anno scorso (2500 presenze) dimostrano che la direzione è quella giusta.

Da qualche tempo si parla di “social business”. È un trend concreto, secondo te, e in che direzione sta andando?

Si tratta di un trend assolutamente reale. Una delle sessioni che abbiamo previsto nell’edizione di quest’anno è legata al social shopping, che è una delle testimonianze più tangibili del cambiamento profondo negli stili di vita della società attuale, dal punto di vista di un utilizzo sempre più pervasivo degli strumenti social per la consultazione e l’acquisto di viaggi, cure, cene, gadget high tech e prodotti di ogni genere.

A che punto siamo in Italia con l’economia dei social media?

Siamo a buon punto ma ci muoviamo ancora per buona parte nell’area della sperimentazione: tantissimi aderiscono più per moda che per un’idea chiara del percorso da intraprendere. I social network rappresentano un’ottima fonte di indirizzo per il business, ma occorre ancora lavorare molto per farli diventare davvero strategici.

Un’anticipazione ‘indiscreta’ legata al Forum della Comunicazione Digitale 2012?

Comunicazione Italiana è il primo business social network partito in Italia (e che conta 20 associazioni di categoria e 40 mila tra top manager e professionisti della comunicazione, ndr), nel lontano 2001. Ecco, il 2012 sarà per noi l’anno dell’internazionalizzazione del sistema. Le modalità con cui esporteremo il nostro modello all’estero, però, ve le sveleremo solo il 7 febbraio, nel corso del Forum.

Per partecipare all’evento, il ‘cancelletto’ su Twitter è #forumdigitale2012. Intanto potete dare un’occhiata al programma e ai relatori.