I risultati dei 18 progetti di innovazione per la Pubblica Amministrazione locale del Programma “Enti Locali Innovazione di Sistema” per nuovi servizi a cittadini e imprese. Infomobilità, 22 milioni di euro di risparmi l’anno nel trasporto locale. Miglioramento della qualità dei servizi, 4 milioni di euro di minori costi con sistemi ICT. Catasto e Fiscalità, 267 milioni di euro di risparmi a livello nazionale.
La ricerca del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con INVITALIA
Genova, 16 luglio 2014 – Gli interventi di semplificazione e digitalizzazione per l’InfoMobilità permettono di far risparmiare 22 milioni di euro l’anno alla Pubblica Amministrazione Locale per il trasporto pubblico e la mobilità urbana e extraurbana. L’informatizzazione dei procedimenti amministrativi per il miglioramento della Qualità dei Servizi è in grado di ridurre gli oneri per gli utenti di 4 milioni di euro in un capoluogo di Provincia, a cui sono da aggiungere ulteriori 1,3 milioni di risparmio per la PA. Mentre la gestione digitale del Catasto, nel caso di una piena integrazione dei sistemi, può portare un risparmio annuo per gli utenti finali di oltre 267 milioni di euro a livello nazionale, con una riduzione dell’80% dei tempi di attraversamento delle pratiche.
Sono questi alcuni dei risultati dei progetti di eGovernment per la Pubblica Amministrazione locale ottenuti dal Programma di finanziamento ELISA (“Enti Locali Innovazione di Sistema”) avviato nel 2006 e oggi in fase di conclusione, contenuti nella ricerca realizzata dal Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla School of Management del Politecnico di Milano, in collaborazione con INVITALIA, nell’ambito del Laboratorio eGovernment (il report integrale della ricerca, dal titolo: “Reti di Città Intelligenti – Risultati e Prospettive del Programma ELISA”, è scaricabile al link: www.labegov.it ). La ricerca, presentata oggi al convegno “Da ELISA alle Smart City: per un nuovo governo del territorio”, che si è tenuto al Palazzo della Nuova Borsa di Genova, attraverso un’analisi su oltre 80 Enti e lo studio approfondito di 17 casi ha quantificato gli impatti delle innovazioni promosse dagli Enti Locali a favore del territorio, rilevando nel contempo i modelli organizzativi gestionali che supportano al meglio i progetto d’innovazione della Pubblica Amministrazione.
A partire dal 2009, attraverso il Programma ELISA sono stati investiti circa 100 milioni di euro per sviluppare nuovi servizi ai cittadini e alle imprese e ottenere un recupero di efficienza nella PA. Sono stati avviati complessivamente 18 progetti su tre aree diverse: i) gestione integrata della logistica e della InfoMobilità nel trasporto pubblico locale, mobilità urbana ed extraurbana; ii) sistemi di misurazione per la valutazione della qualità dei servizi erogati dagli Enti Locali, nonché integrazione e potenziamento dei sistemi informativi del lavoro; iii) gestione digitale integrata dei servizi degli enti locali in materia fiscale e catastale attraverso modelli di cooperazione applicativa a livello locale, regionale e nazionale. I progetti hanno coinvolto circa 600 Enti tra Comuni, Province e Regioni per un totale di oltre 1.000 funzionari, permettendo di sviluppare 70 soluzioni oggi disponibili a riuso per l’ammodernamento della Pubblica Amministrazione.
“Dopo un lungo periodo in cui l’eGovernment in Italia è stato qualificato da progetti per lo più sperimentali, dobbiamo prendere atto che esistono già molte buone pratiche poco note o comunque non sufficientemente documentate sparse nella penisola – afferma Giuliano Noci, Prorettore del Politecnico di Milano –. Oggi abbiamo a disposizione il grandissimo serbatoio di soluzioni, tecnologiche, organizzative e di competenze maturato nell’ambito del Programma ELISA, sulla cui valorizzazione è prioritario investire. I risultati ottenuti dai singoli progetti sono molto diversi, ma a livello complessivo l’impatto generato a livello economico, gestionale, sociale, ambientale, commerciale, di reputazione e trasparenza è significativo. Il Programma ELISA ci lascia in eredità numerose soluzioni a riuso, ma anche preziosi insegnamenti per la gestione dei progetti di semplificazione e innovazione nella Pubblica Amministrazione locale”.
Infomobilità
Nel Programma Elisa, Infomobilità significa nuovi sistemi per il monitoraggio e la gestione di flotte, per il controllo del traffico e la regolazione dei cicli semaforici, per il rilievo dell’inquinamento atmosferico, per la gestione dei varchi delle zone a traffico limitato, per la bigliettazione integrata, per il miglioramento dei servizi informativi all’utenza attraverso applicazioni Web e mobile. Grazie ad interventi di semplificazione e digitalizzazione in questo ambito Il risparmio economico per la Pubblica Amministrazione Locale si attesta intorno a 22 milioni di euro l’anno, derivanti, per la maggior parte da un risparmio dei costi vivi interni alla PA nella fase di raccolta e gestione dei dati relativi ai mezzi di trasporto in transito, mentre per gli utenti finali il risparmio si concentra nell’acquisizione dei titoli di viaggio e nelle autorizzazioni di accesso nelle zone a traffico limitato.
Al Comune di Perugia, per esempio, si risparmiano più di 250.000 euro l’anno grazie alla digitalizzazione dell’iter per l’autorizzazione dei transiti nelle ZTL. Al Comune di Torino i tempi medi di spostamento in area urbana sono diminuiti del 10%, Sulle strade provinciali del milanese nel 2011 ci sono stati 53 decessi (-29%) e 4.410 feriti (-14,5%) in meno rispetto al 2009. E nella sola Città di Firenze l’installazione di semafori intelligenti ha portato nel 2011 ad una riduzione di 361.000 kWh di corrente assorbita e circa 500 tonnellate di CO2 emessa all’anno.
Qualità dei Servizi
L’applicazione di sistemi di misurazione basati su tecnologie ICT nel Programma ELISA comporta una risposta concreta al bisogno della PA locale di migliorare la qualità dei servizi all’utenza e l’efficienza dei propri processi interni, attraverso sistemi evoluti di Citizen Relationship Management, di Portali Web interattivi, di applicazioni per la programmazione annuale e pluriennale, di soluzioni per la misurazione delle performance organizzative e individuali. L’applicazione del modello nell’area Qualità dei Servizi in un capoluogo di Provincia permette una riduzione degli oneri per gli utenti intorno a 4 milioni di euro l’anno. Ma sono possibili ulteriori 1,3 milioni di risparmi interni alla Pubblica Amministrazione Locale grazie all’espletamento in digitale delle attività tradizionalmente svolte in modalità cartacea.
La Provincia di Brescia e il Comune di Cesena, per esempio, hanno ridotto del 30% gli sforzi per la gestione dei processi di pianificazione e controllo, moltiplicando l’efficacia della propria azione politica. Il Comune di Padova risparmia un milione di euro all’anno grazie alla digitalizzazione dei propri processi interni. Il Comune di Parma ha ridotto del 90% l’accesso ai propri uffici facendo risparmiare quasi 4,4 milioni di euro all’anno a cittadini e imprese. I cittadini in cerca di lavoro della Provincia di Torino nel 2012 hanno risparmiato 1,8 milioni di euro grazie al nuovo Portale del Centro Provinciale per l’Impiego.
Catasto e Fiscalità
Catasto e Fiscalità nel Programma Elisa significano integrazione di piattaforme e servizi digitali in ambito fiscale e catastale mediante modelli di cooperazione applicativa per aumentare la capacità di programmazione e presidio del territorio, contrastare l’evasione e favorire la perequazione fiscale. Oggi, le soluzioni realizzate sono diventate la spina dorsale dei sistemi informativi degli Enti che le hanno adottate, con benefici molto significativi. Nel caso di piena integrazione tra sistemi di acquisizione dei dati catastali, riscossione dei pagamenti e contrasto all’evasione potrebbe garantire un risparmio annuo per gli utenti finali di oltre 267 milioni di euro a livello nazionale, accompagnato da una riduzione dei tempi medi di attraversamento delle pratiche da parte degli Enti Locali di oltre il 80% rispetto alla modalità tradizionale. L’entità del risparmio risulta in ogni caso ancora potenziale, in quanto si registra nei diversi casi che gli uffici competenti non risultino ancora strutturati e completamente integrati tra tutti gli Enti Pubblici coinvolti nei procedimenti considerati.
Tra gli esempi, quelli del Comune di Milano e di Bologna, dove l’integrazione tra i dati degli Enti e quelli catastali e fiscali dell’Agenzia unica del Territorio e delle Entrate ha consentito un recupero di quasi 16,5 milioni di euro di gettito fiscale in meno di 2 anni. O quello di Roma Capitale, dove si è passato da una tempistica media di un paio di giorni a soli 20 minuti per la gestione di una pratica direndicontazione e riconciliazione fiscale. Ma si calcola anche che la diffusione nazionale delle soluzioni per il calcolo automatico delle imposte comunali consentirebbe di risparmiare ai cittadini22,5 euro per ogni posizione catastale, pari a circa 1,5 miliardi di Euro.
Gli insegnamenti del Programma ELISA
Il Programma Elisa lascia in eredità numerose soluzioni a riuso, ma anche alcuni insegnamenti per la gestione dei progetti di semplificazione e innovazione nella Pubblica Amministrazione locale:
- Non basta definire obiettivi ma è fondamentale implementare un sistema di programmazione e controllo dei risultati
- Altrettanto importante è la capacità degli Enti di coordinarsi tra loro sia nelle fasi progettuali, sia in quelle post-progettuali
- Enti di dimensione troppa diversa e di livello istituzionale differente fanno più fatica a collaborare
- I risultati progettuali migliorano quando l’iniziativa ha ricadute sull’Ente Regionale o Provinciale co-finanziatore o sul suo territorio di riferimento
- Se il livello di innovatività del progetto aumenta, è più efficace sviluppare soluzioni ad hoc piuttosto che modificare quelle esistenti
- L’incertezza normativa è tra i principali ostacoli alla possibilità di sviluppare in tempi brevi soluzioni efficaci
- Gli affidamenti e la conseguente realizzazione delle soluzioni sono le fasi più critiche e devono essere programmate e monitorate con grande attenzione
- Quando il privato è considerato un vero e proprio partner di progetto e non un mero fornitore le soluzioni sviluppate migliorano notevolmente
- La collaborazione con il privato funziona meglio se il privato vede nel progetto e nei suoi risultati una possibilità di crescita per la propria realtà
- Il consolidamento dei meccanismi di networking costruiti in fase progettuale diventano un formidabile asset per accedere ad ulteriori finanziamenti e sviluppare nuovi progetti
“Dai risultati del Programma ELISA, emerge l’importanza di affidare il coordinamento delle attività progettuali ad Enti dotati di capacità istituzionale, che sappiano instaurare buoni rapporti di collaborazione con almeno l’impresa principale partecipante al progetto – spiega Giuliano Noci -. Il ruolo delle Regioni, inoltre, non dovrebbe limitarsi al solo finanziamento dei progetti che hanno un impatto diretto sul territorio, ma concretizzarsi tramite la regia delle attività, la riduzione dell’incertezza normativa e la sua semplificazione. Più in generale, progetti che godono anche di una strategia comune a livello comunitario tendono a sfruttare l’occasione di un programma di finanziamento per sviluppare un network più consistente e duraturo nel tempo”.