Altimeter Group fa il punto sull'Enterprise Social Networking con una ricerca ad hoc e una ricetta per il futuro del settore.
Enterprise social networking (ESN): “assortimento di tecnologie che crea valore per il business attraverso la condivisione di profili, aggiornamenti e notifiche”. La definizione è di Altimeter Group, che ha appena pubblicato un report ad hoc. La ricerca su cui si basa ha preso in considerazione 81 decisori, 13 fornitori di tecnologie, 185 utenti finali.
Gli enterprise social network differiscono dai social media pubblici per il particolare contesto in cui sono inseriti, vale a dire il contesto lavorativo, fatto di team, progetti e relazioni in cui quasi sempre siamo inseriti a prescindere dalle nostre scelte o volontà individuali. In altre parole, mentre fuori dall'azienda possiamo scegliere come costruire i nostri network, all'interno di una organizzazione la mia presenza all'interno delle diverse reti dipende dal ruolo che occupo nell'organigramma aziendale, dalla mia collocazione nella scala gerarchica, dalle decisione dei miei capi di inserirmi in determinati team di progetto, eccetera. Una tipologia dei diversi tipi di "labirinto" in cui possiamo trovarci in azienda è stata descritta su questo blog nel post Nel Labirinto (Alice annotata – 7).
Tuttavia l'ingresso del web 2.0 in azienda modifica profondamente il modello "comando e controllo" su cui è tradizionalmente basata l'organizzazione. Le aspettative relative all'utilizzo dei social media in azienda da parte dei dipendenti sono molto alte. Questo perché la gente percepisce i benefici dei social media nell'ambito della propria vita privata.
Innanzitutto, esiste una percezione diffusa del valore che gli ESN possono apportare all'organizzazione, in particolare sul piano della condivisione di best practices, della collaborazione tra colleghi e aree aziendali, del cambiamento nella cultura aziendale.
Ma, al di là dell'entusiasmo e delle convinzioni teoriche, vi sono ancora diversi problemi e resistenze nell'adozione dei media sociali nelle aziende. Spesso, infatti, all'entusiasmo iniziale subentra una sempre minore partecipazione, oppure l'utilizzo di questi strumenti resta confinato all'interno di una o poche aree aziendali (solitamente IT, Marketing, Comunicazione Corporate). Inoltre, esiste ancora una certa confusione culturale, relativamente al grado di informazioni personali accettate e al timore della perdita di tempo associata a questo tipo di condivisione non squisitamente 'business' (vedi su questi temi anche La social organization, La social organization – parte seconda e La social organization – parte terza.
Dal punto di vista, poi, del grado di maturità nell'utilizzo degli ESN, emerge che ci troviamo ancora per lo più in una fase di sperimentazione o formalizzata, ma non ancora di adozione realmente 'matura'.
Secondo l'analisi di Altimeter Group, sarebbero tre i problemi principali dell'Enterprise 2.0 attuale:
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l'assenza di metriche, che determina l'impossibilità di misurare l'impatto sul business. Sempre al di là delle convinzioni relative al potenziale positivo, le aziende riportano solo modesti risultati in termini di social business (il 69% delle imprese intervistate ammette di adottare sistemi di misurazione 'poveri');
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l'evoluzione rapidissima delle tecnologie 2.0, che è alla base di una miriade di opzioni diverse e quindi di confusione.
Esistono tre tipologie di social media aziendali:
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soluzioni stand-alone (possono esistere autonomamente o essere integrate all'interno di applicazioni aziendali). Sono veloci, facili ed economiche e la maggior parte sta sviluppando integrazioni attraverso le API.
Es. Google+, Salesforce.cm Chatter, Socialcast, Yammer
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piattaforme di collaborazione (di solito la piattaforma principale dell'organizzazione). Sono già social e in-house.
Es. Box.net, Cisco Quad, Clearvale, Drupal, Jive, Moxie, Mzinga, Socialtext, Telligent
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applicazioni add-on (si integrano all'interno di applicazioni enterprise fondamentali).
Es. Lotus/IBM Connections, Salesforce.com Chatter, SharePoint + NewsGator, TIBCO/tibbr
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l'integrazione in piattaforme esistenti resta una barriera. Spesso le piattaforme non si parlano e in diverse aree di una stessa azienda si utilizzano strumenti diversi.
Per Altimeter, il problema va oltre la tecnologia e riguarda i principi che ne indirizzano l'uso. Da questo punto di vista, sarebbero quattro i driver alla base del successo dell'Enterprise 2.0, tutti coerenti con i principi dello Humanistic Management 2.0:
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incoraggiare la condivisione attraverso la creazione di un dialogo a due vie, rendendo il business 'personale', riducendo la distanza di 'potere' dai leader, connettendo tutte le persone tra loro, formando gruppi privati;
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catturare la conoscenza identificando competenze, evitando duplicazioni e migliorando il coordinamento, trasferendo conoscenza, migliorando le best practice;
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abilitare l'azione risolvendo i problemi meglio e più rapidamente, coinvolgendo gli esterni (clienti, stakeholder), ottimizzando i processi;
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potenziare le persone dando voce ai dipendenti nel raccogliere contributi validi e trasformarli in innovazioni concrete, ma anche incrementando il coinvolgimento, la soddisfazione e il ricordo delle informazioni.