di Diomira Cennamo
È in atto una rivoluzione mobile: ne sono convinti alla School of Management del Politecnico di Milano che, da qualche anno, ha creato l’Osservatorio “Mobile Internet, Content & Apps” per seguire l’evoluzione della Internet mobile nel nostro paese.
Una rivoluzione che cambierà radicalmente nei prossimi anni il mondo digitale in generale, a colpi di contenuti e applicazioni.
Secondo i ricercatori del Politecnico, che hanno appena pubblicato i risultati della loro ricerca annuale, si è già instaurato un circolo virtuoso, fatto di quattro componenti:
- l’aumento deciso degli smartphone in circolazione
Anche grazie all’offerta degli smartphone low cost, i telefonini intelligenti di ultima generazione si stanno diffondendo sempre di più, con dei tassi che fanno prevedere, per il 2017, il superamento del numero degli smartphone su quello dei pc. Per la cronaca, gli smartphone in giro oggi nel mondo sono 500 milioni (i pc 1,4 miliardi).
- l’aumento degli utenti che accedono al web dal cellulare
Anche qui, fra due anni vi saranno più utenti Internet da mobile che da pc.
- l’incremento della banda disponibile
In molti paesi del mondo sono già apparse le reti di nuova generazione (da alcuni definite LTE), che promettono connessioni mobili da capogiro: 100 mega.
- lo sviluppo di un’offerta sempre più ampia di contenuti
500 mila applicazioni sono state scaricate oltre 10 miliardi di volte dai principali application store, da Apple in poi.
La situazione italiana in questo settore, a differenza dell’Internet ‘fisso’ e di altri settori tecnologici, è decisamente al passo con i paesi più avanzati. Abbiamo ben 11 milioni di navigatori mobile al mese (circa la metà dei cybernauti), con il 37% di smartphone rispetto al totale dei cellulari e il 35% di banda larga mobile sul totale dell’Internet veloce.
C’è poi un dato particolare, che riguarda il panorama aziendale: in Italia è presente un buon numero di aziende del settore mobile, con una presenza significativa anche sui mercati internazionali. Tanto che alcuni iniziano a parlare della presenza di un vero e proprio distretto mobile.
È molto significativo che le aziende di telecomunicazioni stiano oggi assistendo a un doppio trend: da un lato diminuiscono i servizi voce (-6,3%), mentre dall’altro aumenta quello dati (+6,6%).
Nel 2010 il volume d’affari del Mobile Internet ha visto una crescita del 27%, giungendo a fatturare 500 milioni di euro.
Il fatturato dei contenuti mobile a pagamento diminuisce del 9% (contro un 20% di decremento nel 2009). Un dato che è il frutto di due fattori: la diminuzione del 13% dei contenuti tradizionali legati al singolo operatore e, dall’altro lato, l’incremento del 113% dei contenuti distribuiti sugli Application store legati ai sistemi operativi (Apple, Android, Nokia, ecc.).
A proposito di sistemi operativi, ecco come si distribuiscono la torta i vari produttori:
- Android di Google 40-50%
- iOS di Apple 15-20%
- RIM di Blackberry 15-20%
- Microsoft Windows Phone 7 e Nokia (hanno siglato un accordo pochi mesi fa) 10-20%
Altro aspetto interessante è se il mobile riuscirà a confermare l’accettazione da parte del cliente del pagamento in cambio di contenuti di qualità, caratteristica che lo ha sempre distinto dal web, dove questa disponibilità è molto meno diffusa.
Nello sviluppo del Web mobile, una frontiera importante sarà quella della Internet delle cose, che ci metterà in comunicazione con gli oggetti e farà dialogare gli oggetti stessi tra loro, ad esempio attraverso l’RFID (protocollo a radiofrequenze). Un’area sicuramente promettente è quella della realtà aumentata, così come la frontiera, già in fase di sperimentazione in Italia, dell’utilizzo del cellulare come carta di credito per i pagamenti di prodotti e servizi di ogni genere.