Therenaissancelink

Nasce oggi ufficialmente The RenaissanceLink di cui mi onoro di essere fra i soci fondatori.

Francesco Morace nel suo blog e ieri su Nova lo ha già diffusamente presentato. Mi limito qui a dire cosa è per me.

The Renaissance Link è un sistema relazionale guidato nella sua performance collettiva da convincimenti condivisi e da empatia sistemica, dove “sistemica” equivale a “non occasionale” ma “strutturale”. E’  un mondo vitale: come un quartetto d’archi, una compagnia teatrale, una équipe sportiva che vince, un laboratorio di ricerca. E come  molte piccole e medie imprese italiane nelle quali il genius della empatia sistemica vige, perché è connaturato al carattere nazionale e non è stato soffocato da uno scientific management  d’importazione.

 

The Renaissance Link  è  un frame creativogenico che, passando attraverso l’abbandono di un modello organizzativo (e prima ancora cognitivo) scientifico del lavoro, teso a distinguere e moltiplicare gli specialisti nella ricerca di one best way e best practice quali modalità di controllo e comando del vivere associato, si ispira ad un modello di management umanistico, caratterizzato al contrario da un approccio metadisciplinare, che garantisce la commistione di competenze, professionalità e profili curriculari diversi su progetti condivisi non parcellizzati.

 

The Renaissance Link  è un nuovo format  di comunicazione crossmediale che traguarda l’utilizzo integrato di tutte le piattaforme online più avanzate (dai social network a second life), nella convinzione che, laddove vi sia un management illuminato e con una mentalità internazionale, la sfida della Wikinomics non solo può essere vinta  sotto il profilo dei risultati di efficienza da conseguire, ma può diventare una straordinaria opportunità di crescita della cultura d’impresa, grazie alla commistione del patrimonio culturale radicato nell’Umanesimo e nel Rinascimento con le straordinarie opportunità offerte dalle nuove tecnologie.

 

The Renaissance Link  è una visione  della società in cui viviamo – delle sue premesse, dei suoi modi di essere, dei suoi fini: una visione che individua, come modalità per  vivere in maniera etica, autentica  e attiva la contemporaneità, la riflessione diffusa sugli obiettivi che le organizzazioni sociali (imprese, società, nazioni) si devono porre e sui mezzi per perseguirli; la responsabilità condivisa rispetto ai loro fini anche non strettamente economici; l’autosviluppo che diviene cura verso gli altri.

 

The Renaissance Link è  il sogno espresso nell’Episodio 107 de Le Aziende In-Visibili:

“Piccoli mondi umanamente vitali crescono e cercano di resistere all’entropia montante del non senso: una jazz band, un’orchestra sinfonica, una squadra di football, una barca a vela, un laboratorio di ricerca, un’associazione no-profit, un circo, una compagnia teatrale, una comunità di pratica. Zone d’ordine, porzioni d’esistente che tendono ad una forma, ad un senso sia pure non definitivo, non fisso, non inghiottito in una fissità minerale o nella vuotezza spirituale, perché priva di cattiva coscienza, degli animali.”