Ai giorni nostri ormai è più semplice trovare un giallista che un idraulico: tutti scrivono un noir ma pochi sono veramente capaci, ancora meno quelli da considerare scrittori. Mentre a Courmayeur, dal 4 al 10 dicembre, parte il Noir Fest, unica manifestazione di genere degna di nota, l’invito è di andare alle radici e scoprire Friedrich Glauser, un autore che in Italia sino ad oggi non ha avuto moltissima fortuna. Lanciato da Leonardo Sciascia nei primi anni ’80 come “il Simenon svizzero”, ora Sellerio pubblica in un solo volume i suoi tre romanzi polizieschi più riusciti.
Ma più che Simenon Glauser rievoca Durrenmatt: siamo agli stessi margini invisibili degli abissi umani, là dove è più facile vedere la luce di una redenzione troppo spesso scambiata per un delitto. Sempre nel vortice della scrittura, ossessionato dai demoni d’inchiostro e dalle ombre della vita, Glauser è da annoverare tra i grandi scrittori. Come Chandler e Hammlett un piccolo classico che ci conduce ai limiti dell’intollerabile: là dove si smette di pensare e si inizia ad essere (umani).
Friedrich Glauser
Il sergente Studer indaga
Selleria, pp. 470, euro 16
Gian Paolo Serino