Neokantismo pseudocategoriale: “Identità”

Per la serie Le aziende (politiche) e i segni, ecco l’intervento settimanale curato da Piero Trupia.

È l’arma assoluta delle minimanze e relative frazioni (miniminimanze). Hanno il potere di bloccare decisioni ragionevoli e di far cadere governi. E la frammentazione del quadro politico, si dice, va eliminata, al più presto, rispettando però le identità, ossia la frammentazione.

Lo spirito di minimanza identitaria è l’unico progetto trasversale della nostra politica. La si accredita come categoria del ‘politico’, allo stesso livello dello ‘amico/nemico. È invece una tecnica di sopravvivenza della politica politicante, o, forse, una titanica volontà di affermare un progetto che ha la forza di una verità rivelata. Sia come sia, l’identità viene brandita come un dogma in mano a un talebano e rende afasici avversari e semplici persone di buon senso. Nessuno che dica “ma quale identità, quei quattro gatti che siete.”

Ma il 5.12.2007è nata Sinistra-Arcobaleno:Verdi, Sinistra Democratica, Comunisti Italiani, Rifondazione comunista. La ‘cosa rossa’ finalmente unita e con una vera identità! Nel logo c’è l’arcobaleno e i comunisti allora, dopo un franco dibattito, hanno ottenuto di mettere la falce e il martello. Ci si può scindere per la grafica? Basta mettere tutto dentro con quattro identità invece di una come quei revisionisti del Partito Democratico! Ma Rifondazione ha correnti interne fortemente identitarie, quale Sinistra Critica di Salvatore Cannavò. Marco Ferrando, invece, uscito due anni fa, non è confluito in Sinistra-Arcobaleno. Difende la sua identità legata alla IV Internazionale di Troski. Intanto, ha fondato il Movimento per il Partito Comunista dei Lavoratori e, il 30.01.08, con gli Strarossi, che hanno la straidentità comunista, ha fondato Alternativa Comunista. Poiché però non si può rinunciare al finanziamento pubblico, chi è eletto confluisce in un Gruppo misto, Fernando Rossi e Turigliatto in quello del Movimento Politico dei Cittadini, fondato dallo stesso Rossi a Ferrara, il 28.07.’08, e ora quasi privo d’identità, in grado, pertanto, di dare ospitalità.
E Fabiana Stefanoni,  qualcuno si starà chiedendo. Non sappiamo più nulla, dopo averla intravista, il 7.01.07, transfuga dalla corrente fortemente identitaria di Marco Ferrando. Mancano ugualmente notizie su Bordon, scomparso dopo una breve sosta presso i diniani, e di Boselli. Sono forse alla ricerca di un’identità perduta?

Postato dalla personalità mutante di: Piero Trupia

  • Compagno trotskista |

    La Quarta Internazionale purtroppo, dopo la morte di Trotsky, ha subito varie degenerazioni, dovute maggiormente alla morte di una buona fetta dell’avanguardia durante la seconda guerra mondiale. Non affermerei però che la IV è stata “una esercitazione politologica che non avrebbe avuto conseguenze neanche con Trotzkij vivo”, certo era difficoltoso combattere in quell’epoca contro l’immenso apparato stalinista (a partire dall’Unione Sovietica e continuando con i vari partiti “comunisti”). In molti paesi il trotskismo più o meno degenerato ha trovato però terreno fertile: in passato era forte nei paesi anglosassoni, ancor’oggi in buona misura in America Latina ed in Francia, presto credo in Italia; ai giorni d’oggi, dopo la caduta negli anni novanta dello stalinismo e le continue capitolazioni della sinistra riformista credo si sia aperto un grande spazio politico che il marxismo rivoluzionario potrebbe riempire. Da dire anche che a livello internazionale, è in atto un ricongiungimento-avvicinamento di varie tendenze trotskiste. Se tra il Partito di Alternativa Comunista ed il Partito Comunista dei Lavoratori ci sono piccole differenze colmabili con il confronto politico e con il passare del tempo, non può essere così con Sinistra Critica che, anche definendosi trotskista, è assai lontana dal costruire un partito con programma e principi bolscevichi leninisti.

  • Piero Trupia |

    Grazie delle correzioni su nomi e appartenenze. Mi sono vanamente arrabattato per venire a capo della nomenclatura delle cose rosse.
    Trotzkij fu un intellettuale che combatté con il pensiero e per questo temuto da quello Stalin “intellettuale mediocre” (parola sua) che al dibattito preferiva la piccozza.
    La IV Internazionale fu una esercitazione politologica che non avrebbe avuto conseguenze neanche con Trotzkij vivo. Oggi ci sono tanti aspiranti leader e nessun lavoratore del pensiero e si ricucinano le vecchie pietanze (non solo a sinistra). Meglio sarebbe tanti intellettuali e pochi leader controllati dal popolo e non in suo nome.
    La domanda di attualità è però: per chi si vota a sinistra? Per chi corre da solo o per chi s’è messo fuori quando c’era il governo e vuole entrare nell’alleanza per tornare al governo e riprendere il “bombardamento del Palazzo d’inverno dall’interno dei suoi saloni?”
    Chi ci salva dal turigliattismo?

  • Compagno trotskista |

    Il Partito di Alternativa Comunista, il partito trotskista più attivo alla sinistra della “cosa rossa” (basta guardare il loro sito), non centra nulla con Marco Ferrando e con il suo neo partito leaderistico… e per precisare Fabiana Stefanoni fa parte di Alternativa Comunista.

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