Suggestioni In-Visibili sul VII capitolo delle Aziende In-Visibili – 1

di Gianluca Garrapa. Questioni private e Mindbook 1:  fase top.

  1. Gianluca pensa che l’alleanza tra la materia e la trasparenza di pag. 257, possa spiegare l’idea che l’avatar possa assumere un’altra materialità. L’avatar vive il flusso elettrico oltre il caosmo dicotomico: l’avatar ha creato il presupposto della società elettrica. L’avatar non è la trasposizione dell’umano. L’avatar non è l’on-line della nostra assenza ma l’off-off-line della nostra essenza. L’avatar non è concepibile all’interno di una dissocietà del mediale che amplifichi la pseudo-dittatorialità della realtà corporale. L’avatar è trasparente anche nell’ostensione ipocrita del propria piaggeria. L’avatar non è persistenza materiale ma transistenza psigitale.

 

  1. Gianluca estrae da pag. 258 la linearità perfetta che non ci sarebbe tra avatar e umano. Tra l’avatar e l’umano non esiste linearità imperfetta e nemmeno corrispondenze casuali. Tra l’avatar e l’umano non esiste un legame uno-uno e nemmeno uno-molti. Tra l’avatar e l’umano esiste la dimensione psigitale che collega pensare e sentire.

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Gianluca Garrapa ha scritto
alle 18.00
gianluca sperimenta la crossmedialità usando piattaforme differenti e possibilmente nickname parziali. gianluca sostiene la credenza magica del nome che crea cose. gianluca quando transpone personaggi elettrici non traspone se stesso ma l’impatto del sé con l’altro. gianluca crede di essere il trattino della coppia figura-sfondo. gianluca non è. gianluca transumanizza i suoi desideri di anarchia pacifica e collaborativa e vi lascia per andare a mangiare.
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Gianluca Garrapa ha scritto
alle 17.46
Gianluca pensa che l’alleanza tra la materia e la trasparenza di pag. 257 de Le Aziende In-Visibili, possa spiegare l’idea che l’avatar possa assumere un’altra materialità. L’avatar vive il flusso elettrico oltre il caosmo dicotomico: l’avatar ha creato il presupposto della società elettrica. L’avatar non è la trasposizione dell’umano. L’avatar non è l’on-line della nostra assenza ma l’off-off-line della nostra essenza. L’avatar non è concepibile all’interno di una dissocietà del mediale che amplifichi la pseudo-dittatorialità della realtà corporale. L’avatar è trasparente anche nell’ostensione ipocrita del propria piaggeria. L’avatar non è persistenza materiale ma transistenza psigitale.
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4. Gianluca legge a pag. 263 de le Aziende In-Visibili: è vietato conservare, diffondere e investire su sapere che non sia sfruttabile e implementabile immediatamente! I s-oggetti non usano capitale reale ma af-formazione quantistica. I s-oggetti creano valore dilapidandolo. I s-oggetti sacrificano la loro persistenza come accade con i fotogrammi analogici che esistono scorrendo sparendo spostando l’attenzione dal centro alla periferia.

5. Bimodale si chiede anche lui, come a pag. 264, perché cancellare ciò che è parte di un tutto infinito?

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Gianluca torna alle suggestioni off-line. 18.04

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Gianluca ha scritto sulla bacheca riguardo all’evento Le Aziende In-Visibili – La newsletter – n.44, 13 gennaio 2009. 18.00

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Gianluca comunica il suo essere di troppo rispetto all’impossibilità di essere di meno, cioè se stessi. 17.53

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Gianluca dovrebbe rileggere magnitudini della performance di Schechner. 17.50Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine.

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Gianluca ha scritto sulla bacheca riguardo all’evento Le Aziende In-Visibili – La newsletter – n.44, 13 gennaio 2009. 17.46

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Gianluca cerca di invertire la gerarchia pubblico\privato. 16.24

Bimodale è consapevole della difficoltà di Gianluca a immaginarsi un inconscio elettrico che contenga tutti gli atti cancellati. Bimodale potrebbe credere che nulla si crea e nulla si distrugge se la sua s-oggettività non dipendesse da un essere umano. Bimodale non può prescindere dal filtro umano della sua origine e non può prendere il sopravvento. Bimodale determinerebbe uno stato di radicale alterazione mentale. Bimodale sa che ciò non può andar bene se il metaverso diventa solo una maschera.

6. Leo Bloom pensa che il sistema dio personaggi elettrici funzioni come la Kalkia di pag. 267 … è un metasistema, in cui ogni … cambiamento di un dato singolo implica le deformazione dell’intero sistema …

Leo Bloom si trova spesso in condizioni pessime, senza alcun motivo e allora ciò che il giorno prima lo lascia indifferente, diventa un macigno. La chiarezza e la semplicità di certe cose si complica e il buio diventa un grande sole nero. Leo, allora, ha la sensazione di attraversare cicli mestruali di dolore, oppure microgestazioni che daranno frutti inaspettati. Leo gli sembra di partorire con dolore e diventa felice, improvvisamente. Leo sorride e il paesaggio intorno riprende a scorrere. Leo pensa che bisognerebbe evitare di portare in SL certe brutte cose della vita reale. Leo non vorrebbe s-oggettivarsi con quella certa mentalità analogica: chiudersi e creare reti di ‘amici’ che si autosostengono. Leo spera che non venga ricreato il meccanismo di molti siti ‘collettivi’ connessi tra loro che si autoimplementano implodendo nell’autosignificanza dei loro ideali di parte. Leo non ha più voglia di scrivere perché una pseudorete che privilegia il già noto, snobba il nuovo, scoraggia un reale scambio di idee, e fa sentire estranei e ridicoli. Leo avverte una sensazione di ‘mobbing’. Leo avverte una castrante percezione di muffa. Leo in luoghi diversi le stesse persone che praticamente ti trattano con sufficienza e ti sembra di stare in un locale con tessera da socio. Leo magari lui ci mette l’anima a pubblicare la sua sofferenza privata ed arriva uno stronzo che senza capire quello che hai scritto ti distrugge. Leo la chiama cattiveria. Leo non saprebbe dare un altro nome a questo continuo essere ignorati. Leo come se non bastasse è affetto da un lieve bipolarismo e nelle fasi down sta malissimo, peggiora la situazione tentando di liberarsene. Leo deve riconoscere che certi stronzi bisogna ignorarli oppure pigliarli a schiaffi sfogarsi offendendoli e sa che questo vorrebbero: farti passare dalla parte del torto. Leo crede che sarebbe bello gestire Facebook con un’interfaccia cerebrale: mi chiede come creare Mindbook. Leo amerebbe il nudismo mentale. Leo sa che sarebbe un’impresa da pazzi nella costituzionale ipocrisia della stragrande maggioranza dell’Italia 2.0.

Non so se quanto scritto dal personaggio elettrico Leo sia un dato di fatto reale o se il suo traboccante pessimismo sia l’effetto del mio malumore fisiologico nebuloso come lo stato d’animo da cui ero attraversato mentre leggevo pag. 270.

Prima di concludere, quindi, ecco alcuni ‘pregiudizi’ che potrebbero guastare le relazioni tra persone personaggi elettrici e s-oggetti:

nell’effettoRosenthal le aspettative del ricercatore influenzano i risultati, mentre nell’effettoHawthorne sono gli atteggiamenti o le aspettative delle persone testate ad alterare i risultati.

L’effettoalone nasce quando, sulla base di una proprietà cui inconsciamente uno attribuisce un’importanza particolare, si traggono conclusioni riguardanti gli altri. Nell’ambito linguistico, l’effettoalone più frequente e più deplorevole potrebbe essere il ritenere coloro che parlano in dialetto, meno intelligenti di quelli che si servono della lingua colta. Si può incorrere in un errore di contrasto quando l’osservatore possiede caratteristiche completamente diverse da quelle del soggetto osservato. A questo tipo d’errore sono esposte soprattutto le posizioni contrarie: così gli estroversi tendono a considerare gli introversi come estremamente timidi o per niente comunicativi.

Un errore logico si verifica quando sulla base di una determinata teoria alcune qualità del soggetto vengono sopravvalutate, altre trascurate o per niente notate.

L’errore di benevolenza viene provocato dall’inclinazione dell’osservatore ad esprimere giudizi positivi o desiderabili sui soggetti da osservare. C’è la tendenza a giudicare, generalmente, in maniera positiva le persone conosciute o simpatiche che le persone sconosciute o antipatiche (Völzing, 1985).

Gianluca Garrapa improvvisamente non ha più voglia di scrivere. blackout. circa un’ora fa – Commenta

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